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Mi piace Jackie Chan; è forse l'unico Orientale che mi sia davvero simpatico, ma viste le mie simpatie è anche una delle poche persone al mondo che possa vantare questa qualità; in questo film, che lo ha reso celebre in America e nel mondo, dimostra di essere il più incredibile stunt marziale della storia del cinema.
Purtroppo i numeri di Jackie non si possono apprezzare per fotogrammi; e oltre alla sua straordinaria bravura nelle arti marziali qui mi sono chiesto come abbia fatto a non annegare
assimilando i suoi "poteri" attraverso l'alcool in diverse scene come queste; c'è da svenire solo a guardarlo.
Come di consueto, coi titoli di coda arrivano gli outtakes, e qui scopriamo che dopo la scena dei carboni ardenti:
c'era qualcuno pronto a spegnerlo, perché i carboni ardevano davvero:
se non bastasse poi qui leggo che ha
girato due volte questa scena; perché la prima "non aveva il ritmo giusto"
...
E tra le sue frasi
qui leggiamo "It's very important that I get hurt [when making a movie]"; non avevamo dubbi.
Jackie si è rotto
il naso tre volte, una volta la caviglia e svariate dita delle mani, gli zigomi e infine cranio;
non si può proprio dire che il suo "acting" sia mera finzione...
Giudizio: pirotecnico. E simpatico.
Per la serie "quelle vecchie commedie con Cary Grant da guardare durante i temporali estivi", segue:
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con un insolito Grant nel ruolo del professore distratto e occhialuto in una delle entrate in scena più geniali di Hollywood, la falsa partenza:
dove
Hawks dietro la MdP gli dice "Not yet, Cary";
e lui, sempre assorto nei suoi pensieri, richiude la porta...
E' uno dei pochi film con la Monroe che il blogger, antico estimatore della semplice perfezione di Norma Jean, non aveva mai visto prima; il moderno blogger navigato, vaccinato, e soprattutto "ace" non presta più alcuna attenzione a certi dettagli;
ma il candore irradiato da questa stella è un grazioso mistero che non stancherà mai i nostri occhi.
"Screwball comedy" facile ma di classe, con un twist scientifico sul tema dell'eterna giovinezza che, scopriamo infine, appartiene a tutti gli spettatori in grado di riconoscerla in loro.
E con qualche scorcio della
città degli angeli quand'era giovane, e non sembrava poi
tanto male
come invece sembra oggi.
Giudizio: everybody's got something to hide...