27/09/09

sabato cinema

Devo dire che la prima mezz'ora di questo film mi ha impressionato;



☻☻

perché c'è del buono in questo film, come c'era in "Be kind rewind", che è il + famoso e anche + riuscito di M.G. che conosca; ma nella prima mezz'ora, all'imbocco del film, un Jim Carrey stranamente non antipatico nel ruolo del mediocre, e la sempre bravissima -e sempre antipatica- Kate Winslet nel ruolo di Lei (pazza alcolista, etc.), riescono incredibilmente credibili e spontanei come in un outtake, in una storiella rosa che promette bene immaginando che si trasformi in qualcosa di ben Altro. E lo fa, in effetti, con un metodo di frammentazione psico-filmica già sperimentato + e + volte, da "A Christmas Carol" di Dickens al dickensiano "It's a wonderful life", agli esperimenti sul Prigioniero n.6 in TV, attraverso gli orrori cosmici di Lovecraft, dalla saga extra-temporale di "Back to the future" , a "Groundhog day" a "Vanilla Sky" (o meglio, "Abre los ojos"), a "Shallow Hal", attraverso un percorso tortuoso che include i "thriller escatologici" come "the 6th sense" e "the others"(altra famosa americanizzazione di Amenábar) e il sottovalutato "Jacob's ladder", a "Sliding door", a qualche intermezzo tarantiniano, fino ai superblockbusters come i Matrix e il "matrix dei poveri" che è "the 13th floor", a "Memento", a "Being John Malkovich", fino al tutto-maiuscolo INLAND EMPIRE (raggiunto percorrendo "Lost highway" e "Mulholland Dr.") è un tragitto psichedelico che spazia dal mero soprannaturale, al metafisico, al surreale, dal comico al cosmico, e oggi comprende questo film "carino", su una delle tante possibili realtà di quel famosissimo mistero che è l' "amore". C'è ancora, o meglio, c'era già in questo (del 2004, ma visto dopo "Be kind") una certa carineria europea, un tocco leggero che nella commedia rasenta il soave -come nel successivo- e in questo ennesimo inclassificabile episodio "fuori-dalla-solita-realtà-nella-solita-irrealtà" riesce a sostenere il gioco anche quando le carte sono tutte scoperte e in tavola; cioè a essere carino (nice, come si ripete spesso all'inizio del film) fino alla fine, e malgrado tutto, con qualche scena di CG non gratuita, né fatta male, e con la caduta a valanga del narrato in una sequenza ininterrotta di "allucinazioni realistiche" che corrispondono perfettamente alla nostra idea di "passato".

Cosa accomuna tutti questi titoli spadellati qui sopra, infine? La possibilità dell'essere Altro; il che è un bene, a giudicare dall'Uno che pretende di essere l'uomo, in genere; per l'utenza è la possibilità di esserlo senza muovere un dito, se non per prendere una manciata di popcorn e una bibita... E di solito va bene così, anche se non si tratta di stati di coscienza estremamente modificati -come la morte- o una grave psicopatia, ma di una semplice Variazione sul tema, in generale questo "essere Altro" non si addice troppo ai costumi dell'utente medio, ma soprattutto ai suoi pensieri, al di fuori della sfera dell' intrattenimento di massa. Se non fosse così, del resto, non esisterebbe un intrattenimento di massa. Non ci sarebbe il cinema, e io questa sera non avrei visto Eternal sunshine of the spotless mind di M.Gondry (2004), e non avrei potuto commentarlo nel mio nuovo blog.
Cosa diavolo avrei potuto fare?
Altro?
E' possibile.
Ma sicuramente avrei fumato di più.

In effetti, o "in realtà" tutti questi film possono in vario grado richiamare nell'utente filmico la più profonda consapevolezza umana, della Illusione Materiale; gli esempi illustri dell'essere Altro non si fermano al millennio scorso, alla letteratura profana, ma arrivano al + illustre esempio conosciuto, quello assurto a deità, stranamente espresso in termini perfettamente comprensibili per me solo in Sanscrito; ed è soltanto quella cosa antica e fuori moda da un pezzo, che i greci chiamavano nous, a restituirci la "solita irrealtà" fisica che viviamo costantemente in fondo al cielo... E' qualcosa che supera l'immaginazione umana in tutte ed ognuna delle sue umane espressioni; benché siano prodotte a Hollywood, Calif., USA. E' qualcosa che è all'origine e alla fine di ogni singolo istante, questo compreso, e va oltre la nostra capacità di comprensione, esattamente come il "sogno"; ma è solo un momento come un altro, di una vita come un' altra, e ogni tanto non dispiace vedere un film che sia perlomeno carino, e non si ponga troppi problemi sul retroscena. Come faccio io.

A proposito, ho presa un'altra scena del film, ma non occorrono altre parole:

Nessun commento:

Posta un commento