Lo so, queste mie note personali possono risultare di scarso interesse; la mia vita privata avviene in simbiosi con questa macchinetta da scrivere, con cui ho imparato a far di tutto, e tutto quello che ho da raccontare riguarda la sfera virtuale in cui sono sospeso, e ruota attorno ad argomenti e riflessioni relativi alla mia condizione di post-nerd-junkie-freak professionale, in genere poco attinenti alle cose mondane e più vicine alla virtualità di questo ambiente; cose come l'essere umani, ad es. Dunque per il lettore casuale il mio "blog" e i miei "post" quotidiani possono risultare noiosi, oppure anche banali; sono a tratti prolissi e ampollosi, oppure sibillini ed evasivi, dozzinali, marginali, grossolani e snobistici, indisponenti ed egotici, arguti o sprezzanti, monotoni o deliranti, oppure del tutto indifferenti. Per me questo è solo un altro luogo virtuale in cui immagazzinare le mie parole diarie, e la sua accessibilità da parte di chiunque non è la sua qualità precipua per i miei bisogni grafomaniacali.
Ma dal momento che ho sempre cercato di adottare questo stile per le mie pagine virtuali, e lo posso sfoggiare qui nel blog come nei miei precedenti quaderni elettronici, prendo i proverbiali due piccioni con la proverbiale fava, concludendo che anche questa volta tutto ciò che ho scritto, scrivo, e scriverò -sempre Qui, Ora- è perfettamente giustificato.
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