27/09/09

Misteri epici

Più di un mistero circonda questo film


The sword in the stone di W.Reitherman (1963)
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nella versione italiana: ad es., perché un presunto sapiente come il gufo Anacleto, che teme di esser mutato in uomo + della peste, dice a Merlino "i pesci persici sono il mio piatto preferito" (perca fluviatilis) riferendosi al pesce qui sopra; il quale invece, come poi dice giustamente il presunto ignorante Artù, raccontando la sua disavventura al patrigno, è in effetti un luccio (esox lucius):

http://commons.wikimedia.org/wiki/Esox_lucius

Mi chiedo se sia colpa della traduzione, che tra l'altro ha reso il nome dello stesso gufo saccente da Archimedes ad Anacleto. In questo caso il film della Disney doppiato ha il pregio di perpetuare e rinverdire quella tradizione apparentemente idiota, che già ai tempi dell'originale mito Britannico aveva trasformato il valoroso Arthur in un più gayo Artù.
Il film di Reitherman (Wolfgang) è incredibilmente corto (1:16) ma sempre piacevole, con alcune sequenze indimenticabili come la breve love-story scoiattolesca -sempre straziante- e il duello di trasformazione zoologica; ma le mie due scene preferite sono quelle con Merlino che parte e ritorna da Honolulu nel XX secolo:


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