15/12/09

Let's Luciferate


"Heavy lies the crown... sort of thing" dice "Re" Jack al nuovo Faccia d'Angelo (ma è un'ironico eufemismo) Leo Di Caprio


di quale corona sta parlando, della maestà di Hollywood? Corona è un termine che ritroviamo intatto nella sua antica radice Medio Orientale KRN, in tutte le lingue romanze (crown, Krone, couronne) e nel Greco κορώνα; il Maestro insegna che è la stessa radice di "corno"; lo ritroviamo trasformato come si conviene, in "cheratina". La sostanza di cui sono composti capelli e unghie.

Ora, riguardiamo le due immagini.

The departed è un film in cui si vede tutto il mestiere di Scorsese; si vede, anche, che il cinema può essere un mestiere; questo non è un bene, per un film, e questo tipo di mestiere non mi piace. Non mi è mai piaciuto Scorzese e non mi è piaciuto questo ennesimo super-violento ritratto della malavita Americana, dove almeno per una volta non ci sono paesani di mezzo. Non mi piace Leo di Caprio, non mi piace Matt Demon, non mi piace Alec Baldwin, e proprio non mi piace questo ennesimo capolavoro della brutalità Italo-Americana in formato 35 mm.

Sarei davvero grato a mr. Scorlese se una volta tanto si accorgesse che il retaggio dei Paesanos non deve obbligatoriamente ricordare Al Capone, Frank Costello o Francis Ford Coppola -cioè, il Padrino- che esistono che so, i Michelagnoli, i Canova, i Tintoretti, i Giotti, e un sacco di altri simpatici Cumpà di un certo rilievo, che varrebbe la pena tirare in ballo più di un Frank Sinatra o di un Cozzamara. Che il bel gioco dura poco, e il suo che non era granché in partenza dura da trent'anni, e che è sempre peggio; ma questo va contro l'opinione pubblica, quindi lo scrivo a me stesso, nel mio blog privato. Se poi la produzione del suo cinema è affidata al racket dei film di gangsters di New York, come sembra sempre essere (in part. ne "L'età dell'innocenza"), che affronti la cosa come fanno i suoi eroi, e che si immoli gloriosamente in nome della libertà e della biodiversità filmica. Noi, amanti del Cinema Puro (e per questo particolarmente schizzinosi quando si continua a insistere sullo stesso punto, perché il cinema come ogni altra e + di ogni arte è ricerca) gli saremo eternamente grati.

In quanto a Jack, che dire, non sono certo io che mi devo giustificare per una star multimiliardaria di Hollywood che si è divertito come sempre oltremodo nel fare la parte dello spietato boss per un famosissimo regista di New York, come sempre strapagato per farlo; francamente, tutto quello che mi chiedo è fino a che punto vogliono arrivare, cosa mi troverò a scrivere sul cinema -che era e potenzialmente rimane la mia arte preferita- dopo avere evitato di giustificare Jack Nicholson per il suo ruolo in questo film.

Dopo le 12.000 4-letters-words acoltate qui, che si assommano a milioni con i precedenti malavitosi -e cinematograficamente criminali- lavori di Scortese, e tenendo presente la mia ultima nota riguardo la lingua Inglese, l'unica cosa che mi verrebbe spontantea è (sort of) FUCK YOURSELF, ma la spontaneità non è cosa che si addica ad un blogger. Quindi,



Nessun commento:

Posta un commento