06/12/09

Non si vive di soli circenses

A proposito della sete di sangue & sesso dell'Utenza:


Eastern promises di D.Cronenberg (2007)

dove il muscoloso Viggo Mortensen, vestito solo dei suoi molti tatuaggi affronta a mani nude -anche quelle- due killer della Vory v Zakone armati di roncola, e piuttosto prevedibilmente li stermina, pur facendosi affettare quanto basta per soddisfare l'occhio.
Ci sono anche due gole ben tagliate, in questo film:


e dobbiamo dire che in generale l'opera di una vecchia volpe come Cronenberg rende queste, che sono quisquilie rispetto ad uno splatter medio, con molta più efficacia di ogni splatter medio. Il motivo qui però mi sfugge: perché mostrare tutta questa violenza istituzionale, professionale, quella della mafia, con i suoi padrini e i suoi infiltrati, le sue gerarchie e i suoi giochi-di-potere, con tutta questa bravura horrorifica che tutti riconosciamo all'autore Canadese, e al suo cast Internation-All-Star? (Compreso Jerzy Skolimowski!)
Il tema della violenza a cui si dedica ora Cronenberg, che abbiamo visto affrontato con una certa originalità nel precedente History of violence (mi pare che trattasse proprio questo argomento) e con lo stesso assassino poco redento e fin troppo identificabile nell' eroe fantasy, qui si svolge a partire da una possibile realtà metropolitana comune, quella delle quattordicenni Baltiche a Londra che vengono drogate, stuprate e poi mandate a battere malgrado il loro stato interessante, e ne fa un caso umano, e internazionale, tale da giustificare gole tagliate, nudi maschili e fendenti di roncola, ma non tutti i 100' della visione. Sono certo che esistono molte più quattordicenni Baltiche a Londra che vengono drogate, stuprate e poi mandate a battere malgrado il loro stato interessante di quante se ne possano immaginare, ma un film di David Cronenberg


con Viggo Mortensen e Vincent Cassel che fanno i killer della mafia russa NON è quel genere di film che mi può fare riflettere seriamente su questa possibile realtà metropolitana.
Nemmeno se c'è (ancora!) Naomi Watts che fa l'infermiera, e parla Inglese invece che Americano.
Non lo so, forse Cronenberg s'è fatto troppo sofisticato per i miei gusti, ma continuo a preferire Videodrome.

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