04/12/09

Una data storica

Venerdì 4 Dicembre; durante una delle sue escursioni psiconautiche nella dimensione frattale, l' anziano bambino noto come Jasper L. Thompson incappa in una forma estremamente familiare:



Arrivato a questo punto, potendomi definire senza ombra di dubbio "creatore di frattali", voglio fare una lista di tutte quelle forme di cui ho potuta riconoscere una corrispondenza nell'Ordine Naturale delle cose (o kosmos):
- forme concentriche (il sasso nell'acqua)
- forme sinusoidali e paraboliche (onde, d'acqua o elettromagnetiche, fiamme...)
- forme ramificate (alberi, fiumi, fulmini... uomini e animali)
- forme statiche (sfera: pianeta, stella, bolla d'acqua...)
- forme cellulari (sfere concentriche e variabili)
- forme lineari (cilindriche, o insiemi allungati: alberi, piante, fiori, peli, capelli...)
- forme organiche irregolari (organi interni e tessuti)
- forme organiche regolari (in cui si ripete una sequenza: foglie, conchiglie, fiori, spina dorsale...)
- forme irregolari composte (nuvole, nebulose, montagne, terreni...)
- forme spirali (gorgo, conchiglia, DNA)

Le prime forme riconoscibili del mondo naturale ottenute con il software Apophysis 2.8 3D-hack si sono rivelate essere anche le più primitive del regno animale, le più semplici strutture multicellulari marine, conosciute come celenterati: possiamo ad es. riconoscere diverse strutture assimilabili ad una fase qualsiasi dell'intero ciclo vitale delle meduse; tra tutte sono queste le creature più "eteree" -tant'è che sono trasparenti- e in questa loro qualità osserviamo il passaggio artificiale percorso nella mia ricerca tra le forme frattali, alla forma più grossolana, alla ricerca di "sostanze" che derivano dall'incidenza di una fonte luminosa su una superficie mutevole; come per la struttura ossea, che accomuna mammiferi, rettili e pesci (ed è pure facilmente riprodotta nella geometria frattale) queste variazioni della incidenza di un raggio luminoso virtuale sulle superfici permette di replicare ad es. la texture della roccia, della carne, della corteccia, etc., e quindi di ricreare anche la consistenza dell'elemento idrico, igneo, gassoso, con una infinita varietà di sfumature anche nella solidità di pietre, cristalli, metalli, vetro, etc., etc., etc.

Com'è evidente in queste osservazioni, per chi utilizza quotidianamente questo software -o simili- per la creazione di "fractal art" non è impresa ardua riconoscere come la così detta Manifestazione (che si consideri realtà, o illusione materiale) sia de facto una espressione geometrica frattale, una struttura multi-dimensionale che ha luogo Qui e Ora, all'interno di una sfera chiamata "tempo", in cui siamo continuamente sottoposti ad EFFETTI OTTICI.
La geometria frattale, che non sembrerebbe avere applicazioni migliori di quelle artistiche, per il momento, è il "principio logico" -più precisamente, matematico- che si coniuga con la meccanica quantistica nella disperata corsa alla Verità della logosfera Cattolica verso l'unica fonte accessibile, quella Tradizionale, Esoterica, e quindi Orientale; è la prevedibile reazione del pensiero umano sottoposto a millenni di barbariche menzogne, di schiavitù mentale e fisica; questo "riconoscimento" di quella realtà "fisica" di cui tutti partecipiamo nella sua Relatività più maiuscola e più comprensibile, come di una "visione olografica", avviene non per caso nell' epoca della Crisi Ecologica; ora possiamo vedere come la più sofisticata espressione della scienza matematica corrisponde alle più semplici forme esistenti in natura, ognuna e tutte; nelle forme frattali troviamo il Principio che accomuna l'uomo al Cosmo, così come le volute delle sue cervella alle nuvole, le sue vene ai fiumi della Terra, le sue ossa agli steli di una pianta... Per quanto ignota l'origine, per quanto incerto lo scopo, e del tutto sconosciuta la mèta finale, la nostra puerile coscienza in questo stato delle cose si rafforza di questa nozione elementare e super-sofisticata, che tutto è riconducibile ad Uno, e che ogni sua riproduzione, o ri-creazione, corrisponde ad ognuna e tutte le forme conosciute; ne abbiamo la certezza MATEMATICA.

Possiamo dunque riconoscere l'Uno, e anche in questa occasione non mi sembra proprio il caso di rispolverare quell' odioso, meschino archetipo della moderna tradizione nostrana; in un blog, ci limiteremo a riconoscere che questo Uno NON E' Zero.

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