05/12/09

They shoot horses, don't they?

Dopo l'accattivante Funny games, questa sera tocca a


Les temp des loup (2002)

dello stesso Haneke.
In questo film un cavallo viene sgozzato. Sappiamo benissimo che esistono macellerie qui, come temo in tutta Europa, che vendono carne equina; dunque, come per il più recente film Italiano in cui viene ucciso un toro (e di cui non ricordo il titolo) il problema etico non si pone a livello sociologico, o culturale; nessuno può impedire ad un regista di riprendere l'uccisione di una magnifica creatura, fintanto che queste vengono trucidate quotidianamente e in massa, per dare la bistecchina al bambino che deve crescere e ha bisogno del ferro. Il problema si pone a livello spirituale; pertanto, nessuno può impedire che il film venga girato, e nessuno impedisce poi che venga distribuito; in questo modo il vegetariano convinto si trova a vedere qualcosa che mai avrebbe voluto vedere; e non la vede, se come me si copre gli occhi per due minuti.

Io personalmente non mi pongo il problema se sia giusto o meno mostrare al pubblico l'uccisione di una creatura qualsiasi; il problema è che la gente intorno a me si mangia conigli, polli, anatre, pesci, mucche, cavalli, asini, cervi, maiali, capre, pecore, e qualsiasi altra creatura che abbia la sventura di condividere il loro habitat; fatti nascere, allevati, ben nutriti per poi essere mangiati. E in generale questa gente fa prima uccidere le creature da mangiare da qualcun altro, che poi le dissangua, le spella, le taglia a pezzi e fettine e tutti sono contenti. Ma tutto ciò è sottinteso, è l'entimema oscuro dell'industria della morte che è "l'allevamento". Oggi non si parla più di "uccidere", ma nemmeno di "fare uccidere", la gente si trova pezzi di roba da mangiare in una confezione di plastica, non sembra nemmeno possibile che siano appartenuti ad un essere vivente. Come si dice, occhio non vede....


QUESTO, dunque, è il problema dal mio punto di vista, quello del vegetariano. Mi è capitato di vedere questa scena, e ho intuito abbastanza rapidamente che la storia del cavallo -dopo essersi beccata una fucilata in testa- non poteva certo finire a tarallucci e vino; abbastanza, per evitare l'ulteriore ferita (non solo del mio animo) della lama pronta ad entrare nella gola, subito dopo la sua entrata in scena; ho chiuso gli occhi. Istintivamente, immediatamente. Solo l'audio mi ha suggerito il momento buono per riaprirli. Io NON POSSO proprio più vedere una roba simile, dopo l'Inferno visto in Earthlings; ma io non posso nemmeno immaginare di uccidere qualcosa che al contrario vorrei tanto baciare ed abbracciare; per me questo vale per gli equini come per i bovini, gli ovini, i caprini, i roditori, gli uccelli e qualsiasi altra sorta di essere catalogato e regolarmente divorato nel mondo delle parole. Qui, e Ora.

Così, chiarito il mio punto-di-vista, posso anche terminare la mia serata critica dicendo che il film di Haneke è alquanto tedioso; inizialmente curioso, ma ben presto piatto; fino a quell'orribile scena, che per l' aspirante Gulliver -come me- è financo peggiore di uno snuff movie. Almeno quelli non li ho mai visti prima. Se l'industria dell'intrattenimento - che sia considerato "d'autore" o meno, deve tornare a servire panem et circenses all'Utenza multimediale, per placare la sua sete di sangue repressa, posso accettare che l'uccisione di qualsiasi altra creatura legalmente ammazzabile e mangiabile da queste genti sia anche filmata e che gli venga poi riproposta -possibilmente, subito dopo i pasti; ma dal momento che non ho mai visto uno snuff, e che la tradizione circense dell'Impero prevedeva anche la presenza di creature umane sulla scena, la prossima volta preferirei vedere un attore, uno sceneggiatore, un produttore, o almeno un assistente regista al posto del nobile destriero.

Per quanto mi riguarda non c'è film, o attività artistica o tecnologica, o scientifica, e in generale non esiste alcuna possibile giustificazione valida per l'uccisione di un animale, di nessun genere; tranne per quello che -volente o nolente- è in grado di leggere, di scrivere e/o guardare i film.

1 commento: