22/11/10

Монстры

Non so esattamente perché


Monsters di G. Edwards (2010)
mi è piaciuto tanto, ma dubito che il motivo sia perché è un bel film. Non è nemmeno troppo originale, poiché si pone tra Cloverfield (V.), District 9 e The Mist, con un viaggio che ricorda le atmosfere post-post di Children of Men e dei video-mostri che sembrano quelli del War of the Worlds di Spielberg, ma è ovviamente successivo a tutti i suddetti...
Eppure.


Il muro che divide USA e Messico

E' un B-monster-movie politico, ma romantico.
Credo che uno dei motivi principali del mio gradimento è che si tratta di un film "d'amore", dove per una volta questa tematica assume le proporzioni mostruose che raramente le vediamo riconosciute, e che in questo senso rimandano ad opere d'autore (e cult-movie) come Eraserhead e Possession...


Detto questo, i più immediati rimandi ai mockumentaries di cui sopra appaiono ancor più ambigui, magnificando oltremodo il mio interesse per il primo feature film del regista britannico che malgrado la giovane età è un affermato tecnico degli effetti speciali. E la sua capacità di mostrare -verbo infinitamente ambiguo, qui inevitabile- le cose acquisita in questo campo è sicuramente un altro punto a favore, assieme alla freschezza dovuta -come scopro poi qui- tanto alla frettolosità della realizzazione quanto alla improvvisazione degli attori sul set.


E' piuttosto una bozza di film, un progetto la cui grandezza si rivela paradossalmente in una produzione finanziariamente limitata, con una troupe di 4-gatti-4, e con un canovaccio narrativo alquanto lineare, ridotto all'osso, ma che infine non si potrebbe esprimere altrimenti; o forse un film-mostro, selvaggio, incontrollabile, brutale quanto possente; in questo caso non saprei nemmeno dire se lo stesso Edwards abbia la piena consapevolezza della forza della propria opera, ma perlomeno posso dire che il caso è interessante, e che ogni possibile risposta ai miei quesiti è secondaria rispetto al film stesso.

Certamente Scoot McNairy è l'uomo ideale per questa parte, e dubito molto che una qualunque star di Hollywood avrebbe potuto contribuire altrettanto alla riuscita dell'opera:


Giudizio: 100% FRESH, malgrado quello che si dice su Rottentomatoes.

Nel frattempo, cerco di proseguire lo script di Flying Corporal, abbandonando da subito l'idea di aggiungere dei dialoghi veri e propri; in questo senso il film di questa sera è quanto di più incoraggiante, ma al momento la cappa novembrina e la carestia di THC mi zavorrano. Nemmeno io avevo idea della grandiosità del mio progetto, mentre accumulavo parole e disegni per il mio archivio filmico; me ne accorgo soltanto oggi, quando l'impresa di trasformarlo in un vero soggetto cinematografico mi appare megalitica... In ogni caso, non ho nessuna intenzione di lasciar perdere; probabilmente questa è l'unica cosa che non lascerò mai perdere in questa sorta di "vita" in fondo ai cieli. Com'è sempre stato.

N.B.: Monsters (1987) è il sequel di The Flying Corporal (1985)

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