01/03/11

Rotten Tomatoes

Di tante cose brutte che sono capitate in quel periodo (The Blues Brothers 2000, Windows 2000...) questa è forse la peggiore:

Fantasia 2000 di J. Algar, G. e P. Brizzi, H. Butoy, F. Glebas, E. Goldberg, D. Hahn, P. Hunt (1999)
-
un film che -non mi vergogno a dirlo- ho visto in una ventina di minuti, non appena ho capito che la qualità del prodotto è interamente affidata alle pittoresche novità della CG. Novità che -inutile dirlo- 12 anni dopo sono roba da museo; ma sicuramente nemmeno allora sarebbero state entusiasmanti per il blogger.
Il classico dell'animazione Fantasia del 1940 è qualcosa che merita di essere rivisto anche 70 anni dopo come del resto qualsiasi cartoon della preistoria, dov'è documentata la ricerca della "magia" di luci e ombre, delle sfumature di colore, la riproduzione del movimento fluido e naturale, insomma dell'animazione, un settore in cui gli studi Disney sono stati impareggiabili per decenni.


Nel pennello elettronico invece non c'è alcuna "magia", probabilmente non può esserci, non è un fattore compatibile con il codice binario; ognuno degli (8) episodi che compongono questo film è un piccolo fallimento parte di un disastro kolossale, a partire dall'introduzione astratta simile ad uno screensaver della Microsoft (sopra) all' insignificante (ma colorato) balletto dei fenicotteri



al rozzissimo soldatino di stagno in stile PS2


fino all'ultimo -letteralmente-


guazzabuglio di animazione analogica e digitale assolutamente vuoto, rigido, primitivo, imbarazzante.
Neppure il vecchio Donald


si guarda volentieri quando sembra ricalcato da un "vero cartoon" su una tavoletta grafica...
E persino la replica della gag con l'interazione tra il direttore d'orchestra e Mickey Mouse


è molto peggiore dell'originale.
La scenetta che si potrebbe salvare è quella basata su Rapsody in blue:



semplicemente perché ricorda molto da vicino un vero cartone animato; in compenso lo stile dei disegni è quello di Al Hirschfeld, la musica è di George Gershwin... Un vero spaccato di Vita Americana, specialmente con dei direttori d'orchestra sul set che si chiamano Pearlman e Levine...
Ma la Disney moderna, si sa, è cucina kosher.

Non c'è niente di buono nemmeno nella versione "restaurata" del vecchio Apprendista stregone:



che appare come "falsificato"; e se non bastasse il ripescaggio di questo spezzone per dimostrare la pochissima buona volontà dei disneyani responsabili, è l'episodio delle balene -subito in apertura- che può scoraggiare il più volonteroso spettatore, non soltanto per la grossolanità dell'animazione computerizzata:

(lo so, fintanto che sono ferme va tutto bene)

ma soprattutto per il fatto di avere "immaginato" dei cetacei che guarda caso si chiamano "megattere" (mega-pteros, cioè "grandi ali") in grado di volare... Il commento, tristemente ironico, è inevitabile: "Che fantasia..."

Giudizio: 4.40 Gb su disco da liberare il prima possibile. 

P.S.; malgrado un 83% "fresh" su Rottentomatoes (?!?) il commento più sincero mi sembra quello di un J.Boyar dell'Orlando Sentinel, che dice: "Seems to have been made by people with nothing in particular to prove." -- That's it.

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