13/03/11

Il regno di fango

Religione: se qualcuno avesse trovato il modo di ricavare merda dall'oro, avrebbe inventato qualcosa di più utile e meno dannoso per l'umanità. Oggi i campi sarebbero ben concimati e i raccolti abbondanti per tutti; i preti trovarono il modo di ricavare oro dalla merda, tanto tempo fa, e la loro fiorente industria spirituale è ancora uno dei più gravi problemi che affliggano il mondo intero. Nel frattempo nessun individuo si è mai adattato a mangiare l'oro, ma in compenso la maggior parte degli individui è sempre stata disposta a fare cose indicibili, compreso il mangiare merda, pur di averne in quantità; a partire da quella che è ancora la più ricca fabbrica di anime dannate in funzione, la Chiesa di Roma.

Ma come ben sappiamo, il problema dell'oro non si pone più al cittadino, elettore, contribuente, consumatore... Utente, di questo mondo monopolizzato dal signore degli eserciti di Israele; oggi il denaro non è più convertibile nel biondo metallo, per il semplice motivo che non ha alcun valore, oltre quello che l'Utenza stessa è disposta a dargli, in cambio della propria eterna schiavitù.
E malgrado siano trascorsi diversi secoli da allora, come leggiamo anche nella didascalia finale di questo film, nella "Terra Santa" -dove la santità è relativa al numero di morti caduti per averla o difenderla- i problemi sono lungi dall'essere risolti. Il film è ovviamente 


Kingdom of Heaven di R. Scott (2005)
con grandi duelli, battaglie spettacolari (rated R for strong violence and epic warfare... No, really


e con tanti costumi indossati indifferentemente da fanti e nobiluomini, ma tutti degni di un re; come abbiamo scoperto poco fa, grazie al doc sul Robin Hood dello stesso Scott (V.), egli stesso lo chiamerebbe coat of mail:



che è l'unico indumento che potrei mai desiderare, oltre il maglioncino di peluche. E penso che sotto una cotta quello ci starebbe benone...  


Il film è ben confezionato, e abbastanza spettacolare da giustificare i 130 milioni di dollari del budget, benché racconti soltanto un breve episodio della interminabile "guerra santa", e non muova un accenno di passo oltre i confini della santa spettacolarità fine a sé stessa, che di recente sembrano anche quelli di Ridley Scott. Infine l'eroe, Orlando Bloom:



è semplicemente gay. Senza offesa per gli omosessuali.

Non credo che l'intenzione dell'autore di questa roba fosse di provocare un rant anti-religioso come quello del blogger, ma quello che mi ha ispirato la visione di Kingdom of Heaven è un ulteriore conato di repulsione e profondo disprezzo per ciò che ho imparato a odiare nel corso del tempo, la Menzogna, colla quale si sottomette la volontà degli uomini, privandoli della unica verità possibile in fondo ai cieli.
E' un regno di fango, quello degli dei (mono-dei, va precisato) in fondo al cielo; fatto della Terra, impastata con sangue degli uomini. Avete la inestimabile fortuna di ponderare questo punto grazie al blogger Jasper L. Thompson, dopo che ha guardato il kolossal di Ridley Scott; ma l'unica cosa certa a riguardo è che in esso non troverete niente di simile.
Giudizo: kolossale, ma deprimente. Ma kolosssale.

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