10/04/11

L'altra campana (oggi con lettere maiuscole!)

Crediamo* che le campane siano di fatto ordigni sonici installati in tutti i centri urbani per imporre il martirio della chiesa a tutti i parrocchiani; le onde sonore di tali ordigni sono tali da riuscire a deviare le microonde dei cellulari; quello che provocano alla mente umana è pressoché impensabile, ma l'effetto immediatamente apprezzabile è quello di un fastidio senza pari sulla scala della fastidiosità sonora; paragonabile alle sirene di antifurti e simili, ma in genere più prolungato e, soprattutto, puntuale come la morte. Malgrado vari eserciti abbiano già adottato diverse armi (cioè, altre armi=) basate su questo principio, sono ancora in molti a non rendersi conto del potere del suono sulla mente umana; sono miliardi le persone che ascoltano abitualmente musica per il loro piacere -seppure indescrivibile- e siamo tutti informati sull' "inquinamento acustico" nelle città... Ma ancora oggi non abbiamo un'idea chiara su quello che il suono produce effettivamente nell'essere umano, perché evidentemente è l'idea stessa dell'essere umano a essere alquanto vaga. Qualche giorno fa, scrivendo di musica all'amico Jake, dicevo di una "invisible thing"; la cosa invisibile che è la musica, e il suono in generale, non è più o meno visibile di quello che consideriamo come "essenza" dell'essere umano, la sua "anima" e cioè quello che anima il suo pondo... Possiamo almeno definire, nella vaghezza totale di un mondo che in compenso è del tutto falso, come il mondo delle parole, la realtà di cose che sono al contempo "invisibili" e "motrici"; così come la "anima" o lo "spirito" muovono letteralmente l'uomo, possiamo dire che la musica "muove" il suo spirito in vari gradi e direzioni, verso la eccitazione più sfrenata come verso la depressione totale; questo è vero e noto fintanto che parliamo di particolari sequenze di suoni armonici, o note disposte su un pentagramma; per quanto riguarda altri suoni, come il famoso "brown noise", come le basse frequenze che spesso vengono utilizzate negli horror moderni, suoni inavvertibili "consciamente" ma che l'orecchio percepisce, o suoni come quello delle maledette campane.... Non sappiamo -più o meno- nulla.
Ma per quanto ne so io, le campane sono armi, e sono efficaci.
Simply Noise è la mia arma di difesa anche in questo caso, assieme alle mie supercuffie spaccatimpani; solitamente con un volume di sistema al 50% mi basta un (finto, ahimé) "brown noise" con volume al 2% per coprire ogni fastidioso rumorino, compresa la tv in salotto, le voci della gente sulla via, eventuali mouse e simili. La scampanata domenicale -come ogni altra- richiede un incremento di questo volume dell'applicazione online fin oltre il 50%; che è decisamente fastidioso, ma non tanto quanto le campane.
Come sempre, in Italia la scelta imposta è tra due mali, e non è sempre facile identificare il minore.

Credo che questo articolo sul Sole 24Ore ridefinisca il concetto di idiozia, portando l'umanità ad un passo dalla tonteria assoluta, mentre secondo le dicerie millenariste saremmo solo a un passo dalla illuminazione di massa... A volte è davvero difficile credere che sia possibile, e questo articolo porta nuovi immensi dubbi. Infatti, se lo shopping allunga la vita, ma un uomo saggio non lo praticherebbe mai come hobby personale, e ne consegue che l'uomo saggio avrebbe vita brevissima; se al contrario l'uomo saggio decidesse di dedicarsi allo shopping intensivo per allungare la propria vita, smetterebbe immediatamente di essere un saggio, praticando l'attività più paradossalmente ridicola e tragica che l'uomo possa praticare senza infrangere qualche legge... Quello che un vero saggio non si sognerebbe mai nemmeno di fare.
Un altro paradosso, ma domenicale.

A proposito, è morto Sidney Lumet; questa è la cattiva notizia; quella buona -e ovvia, parlando di cinema- è che era un ebreo. Di lui ricordo con piacere Network; ma non troppo spesso.


*) il pluralis è riferito a mio cugino

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