29/06/10

12.32

Senza nemmeno considerare -in questo sito- l'infinità di spazzatura mediatica che attraversa le nostre menti, considero soltanto per un attimo il nostro medium più intimo, interiore, il meccanismo logico fallace in cui siamo stati trasformati attraverso la falsa-logica materialista: il "pensiero", la cui potenza magica si esprime attraverso la formulazione della parola, ed è una magia nera, di una potenza tale che probabilmente ha fatto colare a picco i più Grandi Regni del mondo antico.
E' la magia nera di un potere che si utilizza in modo sconsiderato, spregiudicato, selvaggio; senza alcuna idea di un controllo vero e proprio, nel mondo del Falso Assoluto, è qualcosa che uccide ogni giorno, che ci avvelena e ci corrompe dall'interno; che crea malattie mentali e fisiche e conflitti perenni, e porta a un tale livello di degrado che l'esistenza dell'organismo pensante in simili condizioni non è più possibile, e si auto-distrugge. Nessuno se ne può astenere, a parte qualche santone Indiano e i loro discepoli sparsi per il mondo; il pensiero è una abitudine innata, una patologia congenita, che è nata con il nostro nome -la parola che siamo- ed è cresciuta attraverso la falsa-istruzione a cui siamo stati sottoposti. Un mondo in cui la questione spirituale (che dovrebbe corrispondere ad una sorta di apogeo filosofico nel mondo Occidentale) diviene una materia scolastica facoltativa, è già una visione orrenda; il fatto che tale questione sia propagata attraverso l'Industria Ecclesiastica Romana con la mortale effigie d'importazione Israeliana va ben oltre i peggiori incubi degli autori di fantascienza; ma ancora sono in pochi a rendersene conto, e sono ovviamente tra i dirigenti dell'Industria stessa, i loro ministri e collaboratori.

Non voglio considerare nemmeno questo, il più estremo artificio intellettuale, ma nemmeno le differenziazioni che appaiono più innocue e più strettamente necessarie all'esistenza stessa; nessuna lo è, le osservo tutte alla stessa stregua, come differenziazioni, suddivisioni, frammentazioni della pura Idea nelle sue più basse sfaccettature; come ogni cosa in noi e fuori di noi, anche il pensiero artificiale della falsa-logica tende alla frattalità universa di cui partecipiamo; lo dimostrano queste parole, e ogni loro possibile significato che il lettore possa riconoscere.
E come diceva Fort, non dimostrano niente, perché non c'è niente da dimostrare.
Non c'è miglior modo di esprimere la Falsità di questo essere, della più artificiale delle sue espressioni, la stessa magia che ha condannata questa specie ovina alla sottomissione, la stessa che ha sepolto imperi nella memoria storica dell'umanità, è anche la stessa che la potrebbe salvare da sé stessa; oggi, semplicemente, non è possibile farlo.
L'unica azione possibile per Jasper L. Thompson, blogger coatto, è un altro post.
L'Idea è Uno, il Tutto che esiste in virtù di Nulla; non è sbagliato considerarlo il Nulla che esiste in virtù di Tutto, ma quel Tutto non è un "Io" nemmeno se lo possiamo Dissimulare grazie a una D maiuscola; in questo paradosso, dovremmo considerarlo di nuovo attraverso il primo comandamento delle Scritture Giudaiche. Non lo facciamo, è ora di pranzo.

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