Macao di J. Von Sternberg (1952)
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scenari esotici, pochi personaggi, poche idee, una femmina procace e una storia che si beve obbligatoriamente tutta d'un fiato: dura 80 minuti. Come leggiamo qui, Hughes licenziò Von Sternberg a un terzo delle riprese e proseguì la produzione con Nick Ray; non leggiamo invece cosa c'entrino Mel Ferrer e Robert Stevenson, registi non accreditati, ma non ci interessa molto... Non potevano fare di peggio. In compenso, Mitchum sembra un tizio in gamba
e possiamo ben chiederci cosa sarebbe stato se lui stesso non avesse aggiunto qualche scena "per dare più senso allo script"... Infine, non credo di aver mai visto un simpaticone paragonabile a William Bendix, che abbiamo già apprezzato qualche tempo fa in Lifeboat (V.):
l'unica cosa totalmente positiva del film.
Le parole in omaggio:
whopper: something that is very big for its type / a lie
dowry: money and/or property that, in some societies, a wife or her family must pay to her husband when they get married
dowager: a woman of high social rank who has a title from her dead husband / an impressive, usually rich, old woman
L'Oxford Genie non riporta il termine gergale moolah che sta per money ; lo trovo qui sul Free Online Dictionary, e ne approfitto per annotare qualche sinonimo: boodle, clams, dinero, gelt, kale, lettuce, lolly, lucre, pelf, shekels, simoleons, wampum, loot, dough, bread, cabbage, sugar, scratch... Per oggi può bastare.
N.B.: il titolo del post è il titolo Francese del film
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