She dropped down just like a sack of potatoes
Frenzy di A. Hitchcock (1972)
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il cattivo gusto degli anni '70 non risparmiò nemmeno il Maestro, che qui fotografò per la prima volta due nudi femminili. O meglio, due corpi. Non sono esattamente Grace Kelly e/o Kim Novak, ma certo anche loro riempiono perfettamente il loro spazio sullo sfondo mercatesco
che sostituisce i vecchi gloriosi scenari da fiaba; con facce marcatamente Inglesi
e non necessariamente simpatiche, a parte quella del povero ispettore capo Oxfordche deve affrontare i minacciosi manicaretti della moglie (a proposito di buon gusto...)
conservando il suo aplomb Anglosassone e poliziesco
finché ci riesce.
Memorabile la "fuga" a ritroso della MdP dalla scena del delitto imminente, e il suo ritorno alla "vita" della strada affollata, quando lo spettatore sa bene che là dentro è di scena la morte
C'è anche questa scatoletta a quattro ruote, di passaggio:
e un cameo da vero Londoner
Il mercato della frutta, l'agenzia matrimoniale... Il cameriere del pub -che viene menzionato per una volta nella sua misconosciuta interezza di Public House (così come gli sbirri "coppers")- personaggi piuttosto meschini in ambientazioni popolari, lontane anni-luce dalle scene di sfarzo hollywoodiano degli anni '50 e '60 e dai suoi eroi per caso; ma anche ricordando il più estremo degli Hitchcock, Psycho, dove pure il protagonista gestisce un motel ed è un serial killer non meno malato dello strangolatore di Frenzy, vedremo che lo squallore e la desolazione che risaltano in quest'ultimo non dipendono soltanto dalla carnalità del technicolor, ma da un preciso disegno fimico che infine lascia l'impressione di un mondo-mercato dove tutti vengono comprati e venduti (la coppia che viene licenziata dal pub, le banconote che il vecchio cerca di rubare al dormitorio, nascoste dalla ex-moglie nella tasca del protagonista, il doppio tradimento degli "amici" che lo denunciano, etc.) in un mondo dove si cerca di vendere anche l'amore -l'agenzia matrimoniale- che non sembra esistere altrove, se non nella disperata sopportazione del suddetto ispettore, intossicato quotidianamente dalla moglie.
E dove, appunto, un cadavere si può confondere tra i sacchi di patate.
La parola di oggi è RUT, nella battuta di Dick (nome degno dell'assieme filmico) secondo il quale perdere il lavoro è un bene poiché "it gets you out of a rut".
Dove rut sta per a deep track that a wheel makes in soft ground; e per analogia a boring way of life that does not change (Oxford Advanced Genie)
So now I know what I have to get out of.
Thank you, Sir.
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