21/06/10

Non è vero?

La conoscenza del Falso che abbiamo accumulato nel breve tempo delle nostre esistenze terrene: che le più fondamentali abitudini dei nostri avi -quelle alimentari, onnivore- corrispondono ad un atto di crudele violenza contro le altre specie terricole e contro loro stessi; che i loro costumi ricreativi riguardanti l'intossicazione -antichi rituali sacri degenerati ad occasioni di mero svago voluttuario- non sono meno perniciosi, essendo le sostanze intossicanti d'elezione quella meno psichedeliche o psicoattive e le più dannose (alcool e tabacco); e constatato questo, riguardo i nutrimenti del corpo e della mente, che l'intero sistema -politico, religioso, industriale- è fondato su una abissale ignoranza che possiamo imputare soprattutto alla paura, e di conseguenza sorretto da menzogne di proporzioni colossali; che ogni associazione di ordine politico partecipa di un governo occulto globale, che sopravvive in simbiosi con, e grazie alle concessioni del, potere ecclesiastico e che, senza troppi giri di parole, l'habitat artificiale dei cittadini e il loro stato di schiavitù non sono degni dell'essere umano, ma infine nemmeno fisicamente compatibili con esso, così come le attività industriali massive si stanno rivelando nel tempo disastrose per l'organismo planetario, di cui partecipa l'essere umano assieme ad ogni altra specie da questi sottomessa e brutalizzata; su questo scenario, guardiamo al successo di autori moderni come Graham Hancock, Michael Cremo, Zecharia Sitchin, Robert Bauval, etc., e alla cosiddetta "archeologia proibita" con la più intima consapevolezza, cresciuta con la nostra stessa persona, per comprendere che tanto interesse da parte dell'utenza letteraria per i "misteri del passato" deriva principalmente dal medesimo inganno, opposto alla nostra conoscenza intuitiva segregata con ogni mezzo (compresa la lettura!) costruito sulla teoria auto-rigenerante di un "tempo passato". La medesima falsità universale imposta, a causa della quale da bambini abbiamo divorato altre creature coscienti, ci siamo inginocchiati di fronte al simulacro di una divinità importata dal medio Oriente, e abbiamo guardato ai "misteri della bottiglia" e della sigaretta come ai più desiderabili traguardi psiconautici, abituati fin da allora al flusso sensoriale e cognitivo di origine sintetica della falsa-cultura multimediale, alla falsa-logica del sapere sminuzzato e sparso qua e là nelle innumerevoli forme di "specializzazione" (ovvero, differenziazione) che sembrano impedire ad ogni studioso qualsiasi forma di accesso ad una "vera logica", o quantomeno alla negazione del Falso maiuscolo imperante; in questa ottica la mia realtà attuale, del blogger Jasper Thompson, come quella dei miei concittadini, connazionali, e dei terricoli in generale, è la medesima favoletta dalla quale ognuno sembra aver tratto qualche sorta di insegnamento tranne l'unico essenziale, l'unica possibile "verità" nel mondo-di-parole dove tutti sono "una parola" (un nome) e dove il più alto grado di conoscenza non corrisponde all'estasi dell'indescrivibile e dell'incomprensibile, ma -ovviamente- ad una formula alfabetica di qualche tipo: questa unica verità possibile è che non esiste alcun tipo di verità che corrisponda al significato di questa parola, che di conseguenza non esiste alcun tipo di logica vera e propria, il cui valore si possa positivamente distinguere da quello superstizioso del logos cristiano; la stessa monumentale falsità che attualmente sovrasta le piramidi egiziane e sudamericane, è quella che ci accomuna tutti, in fondo ai cieli. La nostra origine è Altrove, e quella è la nostra destinazione; l'unico paradigma che possa accettare in quanto tale, a questo punto della mia istruzione, è quello del Falso Assoluto quale fondamento della verità storica, religiosa e politica, e della ignobile forma di cultura che esso può sostenere.

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