04/06/10

La signora omicidi

The ladykillers di A. Mackendrick (1955)

è una fiaba moderna; i cinque delinquenti in stile Looney Tunes*

e la fragile, soave nonnina

con le belle inquadrature di Otto Heller

talvolta deliziose

radiose

e ricercate
Alec Guinness è il più cartoonesco della gang

anche per merito della vistosa dentiera

Va menzionato il giovane, roseo Peter Sellers


grande ballerino

*Scopro poi che il cartellone del film rispecchia la mia impressione:

Un film gradevole, con un grande cast e un finale decisamente insolito (o twist), con qualche fastidioso momento di overscoring; la sceneggiatura è di un tale Rose, famoso per Guess who's coming for dinner (ancora humor nero) che affermò di avere sognato l'intero film dall'inizio alla fine... Malgrado i suoi pregi, The ladykillers è tutt'altro che oniromimico, anche se alla luce di questa rivelazione riconosco nella purezza di alcune idee la matrice psichedelica, l'elemento più interessante di quest'opera, confezionata secondo i canoni e le misure dell'epoca.

Io non ho mai sognato nulla di simile, ma nel mio soggetto a titolo Miniatures (1990) compaiono cinque rapinatori estremamente caricaturizzati, e assolutamente pericolosi; non ho mai saputo veramente se quell'idea provenisse da un sogno a occhi chiusi, o aperti. La cosa certa è che vent'anni dopo non ho ancora girato Miniatures, e che nel 1990 non avevo mai visto questo film.

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