20/06/10

Ai confini della sinagoga

Star Trek di J.J. Abrams (2009)

è un film che dà luogo a interrogativi cosmici, del genere: perché hanno messo un italo-irlandese al posto dell'ebreo Nimoy, e questo nuovo Spock non sarà almeno un pochino giudeo, date le caratteristiche fisionomiche dell'attore,

e il nome del regista? E come potrebbe allora essere la probabile star (senza trek) del prossimo Spielberg su Gershwin?!?
E il nuovo Kirk, che al contrario non somiglia per niente al vecchio Shatner -a parte l'essere tozzo - sarà davvero mezzo ebreo come dice qualcuno? Queste e altre questioni riguardo "Jew Trek" sono affrontate su diversi siti Americani consultabili liberamente in rete.

Per quanto riguarda il film, super-episodio della serie multimediale, ho apprezzata soprattutto la nave romulana:

orientata sullo stile entropico-frattale che distingueva quelle di Knowing (V.) mentre la pecca più grossa mi pare quella di aver ridotto un potenziale super-villain come il Nero interpretato da Eric Bana ad una particina marginale

Rivediamo il Simon Pegg appena visto in Shaun of the Dead

quasi simpatico, ma la sua simpatia sarebbe molto più ovvia in un contesto parlato in Americano, che in questo caso mi manca; è un altro film arrivato su chiavetta, in versione cam doppiata, ed è uno dei tanti che avrei evitato facilmente... ma alla fine il pensiero del Jew Trek, degli Abrams, e del monopolio cinematografico ebreo eleva il mio apprezzamento personale a livello metafilmico; ancora una volta i kikes non avranno da me un centesimo, e il fatto che il film non sia malaccio fa una certa differenza; ma questo è tutto, più o meno.
Inedito il flirt multirazziale/planetario tra Spock e Uhura. Ma credo che tutti abbiano lo stesso pensiero: "quelli veri" non l'avrebbero mai fatto.

Giudizio: gratis.

Intanto, alla vigilia dell'equinozio estivo il Balpaese è sprofondato in un altro autunno che rende vane e inutili tutte le teorie sulla manipolazione dell'atmosfera planetaria, agli occhi del meteopatico; aspettavo l'estate dalla fine dell'estate scorsa, e il ritorno del secondo calzettone a questo punto è un evento necessario, quanto insopportabile... Odioso, è il termine esatto.

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