Brief encounter di D. Lean (1945)
☻☻
è inevitabile per me il paragone con la gemma di Linklater, l'amabile Before sunrise, per l'ambientazione ferroviaria in cui è costretto questo conato extraconiugale, vissuto con estremo rammarico e perenne risentimento sul volto epistassico e cereo della protagonista
Celia Johnson, la quale forma una coppia decisamente atipica in compagnia del segaligno
Trevor Howard, che tutti ricordiamo come il cattivo Captain Bligh di Mutiny of the Bounty (1962); e cancellare un personaggio che abbiamo temuto da bambini non è affare da poco.
Bravi entrambi, ma entrambe persone ambigue, dall'aria desolata, che infondono un'atmosfera di malessere su uno sfondo oscurato dall'ombra della Guerra, e dove l'unico simpatico è il marito di lei, il quasi-cornuto Cyril Raymond:
Quello di Lean sembra un film di propaganda anti-tradimento, che mi ricorda la gravità della patologia che manda avanti questo mondo, e che le donne sono come fili tesi nella notte. Non è un giudizio molto professionale, me ne rendo conto; ma non sono un parolaio professionista. In qualità di critico occasionale, e cinetecario casalingo mi chiedo: si può definire "buono" un film che non abbiamo alcuna intenzione di rivedere? Accettare cioè le sue qualità come esperienze momentanee ed effimere* pur sapendo da principio che esse non lo rendono degno di quell'illusione di eternità che rappresenta un dischetto bruciato? O che se non si trova nella mia dvdteca non può essere definito "buono"?
Ma no, io direi che il valore più ovvio del film è quello che produce una interazione con l'utenza teorica; quello che riteniamo un "buon" film è quello che ci sentiamo di consigliare agli amici, al di là di qualsiasi giudizio postato su un blog. Dunque questo è un buon film che non consiglierei ad un amico, ma lo consiglio al mio lettore.
Quello che ci insegna ABE (per gli amici) è la stravagante e per noi ignota usanza festiva del pantomime per com'è ovviamente inteso nei paesi Anglosassoni, con le sue peculiari tradizioni e convenzioni; ci rincresce che nel film di Lean sia solo una parola tra le altre.
*Qualità condivise in ogni caso Qui, e Ora -- ma questo è il nostro Entimema maiuscolo
Nessun commento:
Posta un commento