25/08/10

Sveglia iperrealista

Per potermi svegliare oggi devo dire addio alla mia amante, comparsa nella forma di una bimbetta che dice "non posso vivere senza te" (ironicamente, dato che è nel mio sogno) e mi si aggrappa addosso facendomi cadere; siamo in montagna, lo so perché riconosco un uomo seduto accanto a noi sul prato, che ride di questo amore impossibile. Non ricordo di aver mai visto la piccola creatura in questione, ma certo se è successo in passato non ho mai avuta una relazione con lei; come spesso capita dall'altra parte, tuttavia, ho la certezza di conoscerla.

Una volta tornato alla vita del blogger, dopo il solito infruttuoso giro di pagine web, comincio a pensare seriamente di approfittare del momentaneo bel tempo previsto fino a domenica per fare qualche giorno in montagna e finire degnamente il mio primo rullino nella mia prima reflex. Ma nel frattempo i miei pensieri sono stati deviati dall'apparente realismo di un thumbnail su deviantArt, che ingrandito si rivela una tela a olio assai poco realistica.

Qualche esempio da Justart


lo conferma; le dimensioni dell'immagine sono fondamentali perché l'inganno sia completo, e questo mi ricorda i momenti (noiosi) passati guardando qualcuno giocare a calcio con la PS2, quando con una certa inquadratura, ad una certa dimensione, il realismo dei giocatori in campo era assoluto. E' il concetto dell'imperfezione, per cui una volta simulata -o elusa attraverso la "distanza"- anche quella, assieme alla illusione delle dimensioni materiali, la riproduzione della realtà in forma digitale -ma anche pittorica- è totale; oltre un certo limite (di grandezza) per l'occhio è impossibile distinguere questo confine, così come lo è osservando l'unica forma di "realtà" che lo circonda abitualmente, e a causa delle sue abitudini.

P.S.: verso sera, sono quasi convinto che la piccola fosse una di quelle bambine (V.), incrociata al mare qualche anno fa. Ma nel frattempo non sono più troppo sicuro sulla reale natura di certe creature, e preferisco ascoltare le risate delle rondini mentre il Grande Sole affonda.

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