26/07/10

Signore e signori e signorine, e signorini

La mia giornata è quasi interamente documentata su Panoramio; l'album con i Signori della Città ha raggiunto oggi i 30 scatti, mentre io mi rendo conto di vivere per nove mesi all'anno all'inferno (basta sostituire una consonante, non è difficile) e nei 3 mesi di paradiso sono troppo scombussolato e nel contempo estasiato, per riuscire a combinare qualcosa grazie a tutta la mia carica maniacale stagionale...
Nella mattinata è successo ancora: una bimba, non ancora in grado di deambulare, mi ha salutato dal suo passeggino, mentre la incrociavo sulla via; naturalmente ho ricambiato il saluto, con gran divertimento dell'uomo che la spingeva. Più tardi l'ho incrociata di nuovo, e di nuovo ci siamo salutati.
Durante il mio lungo peregrinare, alla larga dal compressore che sconquassava la via con il suo odioso frastuono, ho incontrata una mia vecchia conoscenza, che questa volta ho immortalata oltre le sbarre del suo giardino:

e nel primo pomeriggio ho conosciuta questa bellezza, ai margini della città, che mia ha raccontata una storia strana e un po' triste

ma non troppo.

Questo signorino, verso il tramonto, se la dormiva beato su una stradina deserta, sotto un cespuglio fiorito. Amo questa gente, e amo l'estate.

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