Stanley Kubrick: A Life in Pictures di J.Harlan (2001)
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Da ragazzino, non ho mai capito esattamente cosa non mi piacesse dei film di Kubrick; visto che sono pressoché perfetti, e certamente non è un caso che lo siano. Amavo il cinema, e un certo cinema, e Kubrick poteva essere l'incarnazione di quel certo cinema; ma qualcosa non mi piaceva, del suo cinema, e non sapevo cosa fosse. L'ho saputo solo recentemente, e quello che ho capito riguarda il 90% del cinema "americano", dei suoi produttori e dei suoi protagonisti di ogni tempo.
Il doc di Harlan parte dagli esordi di Day of the fight e Fear and Desire, per arrivare all'addio di Eyes Wide Shut, attraverso mezzo secolo di cinema narrato da amici, colleghi, conoscenti, parenti di Kubrick; che, dobbiamo riconoscerlo, non assomigliava per niente a John Malkovich (V.)
con tante foto e filmati inediti
e ospiti illustri
e sequenze indimenticabili che -ci piaccia o meno- fanno parte della storia del cinema
Ecco, cosa;
Kubrick stava per iniziare le riprese di Aryan Diaries quando Spielberg iniziò a girare Schindler's list, e lasciò perdere. Spielberg poi finì per girare il progetto incompiuto di Kubrick, A.I.. Un film tremendo. Ma è come dire: se non lo ha fatto uno lo farà l'altro, e quando tutto sarà stato fatto, l'avranno fatto tutto Loro.
Il motivo per cui non mi piacevano i film di Kubrick allora, è quello per cui non mi piace il cinema "americano" oggi; che è tutto, tranne che Americano. E non so davvero se mi piacerebbe un cinema "Americano" (anche perché, la parola stessa "Americano" ha mille significati, ma non vuol dire niente); mi piacerebbe saperlo, avendo Lynch come unico esempio noto.
E il motivo per cui non mi piacciono Loro, non lo so: è istinto, o cultura.
E il motivo per cui non mi piacciono Loro, non lo so: è istinto, o cultura.
In ogni caso ottimo doc, domenicale, chicca da cinefili.
ma Lynch non è un esempio valido; altrimenti non sarebbe noto
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