26/02/11

2011: ciglia bianche sul pianeta... a terra.

Oggi, tornando dalla posta, ho finalmente rivista lei:


perché adesso credo che sia una lei, anche se non ci ho ancora fatto caso... Ho notato che le sue ciglia sono bianche. Ma il sospetto che sia una lei viene anche dalla sua capigliatura:


di una densità soprannaturale. Anzi, naturale.
Era dal 26 dicembre, quando l'ho incontata per la prima volta, che non la vedevo; mi sembra un secolo, ma mi ha riconosciuto subito. E' una delle poche persone che sento di voler abbracciare, e i suoi baci attraverso le sbarre del cancello mi hanno riconfermato che la mia attrazione è corrisposta... 
Quando finalmente posso riconoscere questa forza magnetica che ci attrae, che modifica i nostri pensieri e i comportamenti interessando l'intero metabolismo, questa forza universale e universalmente sconosciuta che definiscono "amore", non conosco più una sola terricola bipede, e attera, che possa provocarlo in me. 


Se devo usare questo termine ambiguo (o "cineromanzesco"=), che del resto è l'unico a riassumere il concetto trascendentale in sé, vedo "amore" in ogni manifestazione naturale, nelle sue più minute particelle, quando sgombero delicatamente esapodi e aracnidi facendo le pulizie, quando pizzico le piante grassottelle di Fowl Markertm, quando osservo una nuvola, o il mio angelo pennuto sul tetto di fronte, quando incontro Dante e Beatrice il sabato, quando sento gli inquilini del campanile -e miei occasionali omonimi- ridere e strillare a squarciagola volando sul centro città... Quando osservo il Sole... Quando respiro il vento... Ogni qualvolta la natura riesce a oltrepassare in qualche modo la cattività artificiale del cittadino virtuale, in qualsiasi modo, io posso amare infinitamente questa sensazione primaria, e primordiale; astratta, indefinibile, e assoluta emozione; ho la più intima consapevolezza della sua onnipresenza, e della sua onnipotenza tra gli uomini. E' soltanto una parola, "amore", a cui preferisco di gran lunga "magia"; ma sono entrambe parole, e per certi versi queste due sono la stessa cosa. Questa cosa non fa parte del "Tutto"; è nel contempo "Altro", e origine del "Tutto"; così come il Mana viene descritto nel contempo naturale e soprannaturale.

Ora devo dedicarmi a questo; al Gioco.
So che nessun altra donna mi accompagnerà su questo percorso, è scontato, inevitabile.
'Cause I can see through your disguise.
Perché è impossibile.  
Io mi posso quindi contentare di carezzare i capelli dei miei amici di strada, e dei loro baci attraverso le sbarre; ma questo potere infinito mi dev'essere riconosciuto tra i miei simili, per lo stesso motivo per cui esso esiste, e per cui esisto io. Jasper Thompson. O anche Jack Daw, se preferite.
Il mio nome è Lexy Lex.

E cosa sta succedendo? Perché grossi elicotteri continuano a sorvolare il centro città a bassa quota e a gran velocità?



eccone un altro.
Questa sera ho visto

The illusionist di N. Burger (2006)
thriller aristocratico e sociologico sullo sfondo dell'avanspettacolo prestidigitazionistico che sconfina nel paranormale; protagonista il solito Ed Norton, con un inedito Rufus Sewell come (principe) cattivo


e l'inverosimile inspektor Paul Giamatti



Il film è ambientato nella Vienna di fine '800 (girato nella Rep. Ceca) quindi la traccia audio con la versione originale mi offre un cast interamente Americano che parla... Inglese!!! E ribadisco Inglese, e non Americano, che so per certo essere la lingua madre di Giamatti (V.) e Sewell. E temo lo sia anche di Norton, che pronuncia "can't" come "kent" ma per il resto è piuttosto britannico... sembra proprio che la produzione abbia imposto di recitare in un sano Inglese internazionale a tutti protagonisti del film, il che -almeno per me- è un bene. Ma questa scelta sarà dovuta al fatto che la storia si svolge in Austria e/o nel passato? 
Non riesco a immaginarlo, e rimango dubbioso su questo punto, mentre il film è uno dei migliori thriller prestidigitazionistici dell' ultimo decennio, assieme a The prestige.

Giudizio: il trucco c'è, ma non si vede. Purtroppo.

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