The cat from outer space di N. Tokar (1978)
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Sembra incredibile che un anno dopo la "rivoluzione della fantascienza" di Star Wars, e lo stesso anno di Close encounters of the third kind, la Disney producesse ancora fantascienza "classica", spensierata e innocua come questa, che presenta la variante molto disneyana del micio alieno, interpretato da questo favoloso abissino:
anzi, due. Non sapremo mai se quello nella foto sia Rumple o Amber. Ma poco importa.
Un cast "classico" di professionisti del cinema e della televisione come Ken Berry (quello di F Troop e Herbie, a sin.) e McLean Stevenson (che era tra l'altro nella serie TV M*A*S*H)
l'inossidabile Harry Morgan (anche lui in M*A*S*H) che ha 161 titoli al suo attivo, compresa la serie Dragnet e un grande classico come High Noon
e Roddy "prezzemolo" McDowall, che ne ha ben 255 (!)
ma è morto più giovane.
Film "domenicale" (nel senso buono), dove i poteri ultraterreni del protagonista felino e del suo collare si manifestano soprattutto nella telecinesi e nella levitazione di cose e persone
trucchi facili da eseguire (fili) con alcuni rimandi curiosi, tanto all'idea di Capricorn One e al (possibile) trucco della NASA per filmare l'allunaggio in questa sequenza dell'hangar:
(con tanto di furgoncino NASA) dove i fili sono in gran parte visibili
cliccare per vedere il trucco
basterebbe dipingere uno sfondo nero per farli sparire... Lo sappiamo.
Per non parlare di questi, che tengono sù l'aereo
Per non parlare di questi, che tengono sù l'aereo
E infine questo provvidenziale decollo del biciclo che trasporta il terricolo e l'amico E.T....
quattro anni prima di "E.T."
Giudizio: domenicale.
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