07/02/11

Far

un film ben fotografato


ben interpretato da




Nicole Kidman (Lei) damigella raffinata che si scopre cowgirl; una donna che rispetto molto di più dopo aver letto questo aneddoto; e molto meno, dopo quest'altro... In effetti non ho mai badato molto all'esistenza di Nicole Kidman prima d'ora, e credo che continuerò così.
Hugh "Wolverine" Jackman


(Lui) è il rude bovaro che si scopre mammina premurosa e l'Altro (ma solo sul fronte legale/commerciale)



David "Faramir" Wenham, nel ruolo inedito (per me) del cattivo; con qualche momento eccitante


e niente di memorabile. Una grande produzione, benché avventurosa, non fa il grande film; che tutto sommato è un film piacevole, nella sua prevedibilità, e spiacevole soprattutto nella sua mancanza di imprevedibilità. E' un film che sarebbe andato fortissimo nel 1957, ma nemmeno allora -e soprattutto allora- gli avrei dato più di due faccine.

Non mi dispiacerebbe comparare i due canali audio, l'originale Inglese e il doppiato; per oggi mi accontento di scoprire che di nuovo (V.) la N word non è utilizzata nemmeno dagli Aussie per gli aborigeni, che sono tutt'al più "blacks", mentre stupid cow viene reso in "stupida femmina" dagli eufemistici belpaesani.

Comparsa d'eccezione il bottle tree Australiano (Brachychiton populneus)



 assieme a 1500 Houyhnhnm.

Giudizio: soltanto oggi pensavo, ascoltandolo parlare, a quanto abbia contribuito lo sperimentalismo visivo di Doug Trumbull alla buona riuscita del "trip" che è essenzialmente 2001: a space odissey, con l'invenzione di quei patterns colorati  che Bowman attraversa fra una dimensione e l'altra; infine, è in quella quasi-pura astrazione -piuttosto insistita nel film di Kubrick- che ha luogo l'Assoluto, l'indicibile, il passaggio tra l'incredibile e l'Altro, o Oltre (il pur vasto mondo di parole)... Trumbull (o qualcun altro) diceva che Kubrick era pronto a sperimentare con tutto; e -che ci piaccia o meno- Kubrick ha fatto la storia del cinema.
Quello che vediamo qui, è l'opposto dello sperimentalismo, e qualunque cosa sia il risultato non può essere la storia del cinema, ma 165' di film. Che si può anche commentare senza l'uso di un post, scrollando le spalle.

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Dal momento che oggi, per circa un milionesimo di secondo, mi sono trovato a contemplare il ciclo delle nascite e delle morti di uomini e mondi e universi, con una nitidezza financo superiore ad un film in Full HD, devo almeno lasciare un post come promemoria; nasce dall'osservazione di A.C.Clarke, sul fatto che le stelle di questa galassia siano pari al numero degli individui umani che si suppone (o si immagina) siano vissuti sul pianeta; senza nulla togliere al fatto che ogni stella è sempre circondata da un numero inimmaginabile di stelle, per quanto appaia solitaria nell'immensità del cosmo, ogni uomo è nel contempo un sole e una infinitesima parte ("atomo") di esso, la Entità Celeste che qualche antenato diversamente abile, o incredibilmente malvagio, chiamò "dio". 

 Tutto è Magia, e la Natura con il suo Ordine è la sua manifestazione definitiva; poiché soltanto ciò che degrada nel tempo e infine muore si può dire vivo, soltanto in questo ciclo ha luogo la vita stessa, dov'è necessaria una nascita iniziale e una morte finale delle singole parti; in questo modo non esiste inizio e non esiste fine del Tutto, la morte di qualcosa corrisponde sempre alla nascita di qualcos'altro, com'è sempre stato e sempre sarà. L'unico significato di questa esistenza si è nell'esistenza stessa di ogni cosa, nella vita in sé e per sé nella sua perfetta semplicità, negata da principio a tutti i cittadini alfabetizzati del mondo.

Il significato per la mente ammaestrata alla falsa-logica, è da sempre Incomprensibile, e lo sarà sempre; è ciò che quaggiù diremmo infatti indescrivibile. Senza poter aggiungere altro.
E' ciò che si esperiva nel mysterion, prima ancora che qualcuno gli desse un nome tanto pittoresco; il mistero è sempre stato e permane l'Anima di ogni espressione sacra, soltanto nell'Ignoto siamo in grado di trovare un significato per un'esistenza che spesso -non volentieri- rinnega i più fondamentali principi della Vita stessa.
Dove è necessario credere a ciò che non esiste, per accettare la realtà di un mondo di cui sei padrone e schiavo; ma soprattutto, al sofisticatissimo Sistema istituito al solo scopo di non farti nemmeno avvicinare a questa Idea maiuscola, provvedendo a ogni bisogno, obbligo, distrazione, deviazione, tentazione,  pre-occupazione, affinché ogni pensiero converga su chi è padrone e schiavo nel Teatrino materiale; religione, politica, famiglia.
Televisione.
Il Falso.

Noi tutti abbiamo accesso diretto all'unica Conoscenza degna di questo nome, la conoscenza di tutto, per come possiamo esperirlo in questo stato di cose, questa dimensione spazio-temporale, o "vita"; conoscere cioè l'unica cosa che possiamo illuderci di conoscere per tutta la nostra vita, la nostra Persona, e avere coscienza immediata del fatto che l'Essenza di sé e di ogni cosa è certo più prossima alla astrazione (falsamente) "logica" del codice alfabetico e Cabalistico, che non alla "fisica atomica" , benché anch'essa, con tutta la sua "magia", sia destinata dall'umanità soprattutto alle questioni mondane. Questa conoscenza di "tutto" è appunto l'unica che un individuo possa mai comprendere; quella di sé stesso. L'unico vero Mistero.

In questa visione paradossale, quella codificata, una goccia d'acqua è un mondo; come quello vasto e misterioso per almeno 3/4, là fuori. Che è pieno d'acqua, come me. O Voi.
Per così dire.

Conosciamo il Mistero della materia che ci accomuna alla più lontana galassia di questo universo, la "tavola periodica degli elementi", anche se preferiamo riconoscerli in sequenza dalla paternità Solare e ignea, alla maternità acquea, all'Anima vitale (dal Gr. vento) che in questo gioco di parole assoluto noi conosciamo di fatto come terrestri, abitatori di "Terra"; proprio come l'Adamu. Non ri-conosciamo però la stessa magia che rende la sua propria sacralità alle cose che riguardano questo nostro stato, come in quell'antica leggenda.

La nostra conoscenza non è soltanto genetica; è atomica, è cosmica; attinge direttamente all' Ordine Naturale delle cose; è l'unica vera conoscenza delle cose. E non ha punto da spartire con la "scienza"; o colla logica. E' qualcosa che Qui e Ora si può definire "mistero"; oppure, abbastanza convenientemente, Altro.
Ma per me resta magia.

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