26/02/11

Trucchi

Film di "trucchi mentali" abborracciati e miraggi digitali pleonastici per entusiasmi facili è

Stay di M. Forster (2005)
dove dopo 10 minuti si intuiscono i risvolti para-escatologici della vicenda, che incuriosisce senza concedere una traccia dei possibili sviluppi. Il perché si capisce solo alla fine: non c'è nessuno sviluppo, la trama è talmente prevedibile che ogni tentativo di indovinare il seguito era migliore del seguito visto. Dopo un'ora lo skipping è inevitabile. Fallimento su ogni fronte, con una bella colonna sonora  -o meglio, una CS con belle sonorità- che però nei passaggi migliori ricorda troppo i God Speed You Black Emperor per non essere accusata di plagio; quello che si salva sono alcuni CUT TO:


inattesi, come questo palloncino a specchio, che sale fino a riempire lo schermo del suo riflesso...
Non è quello che fa un buon film, sarete d'accordo.
Bisognerebbe anche capire come quella sciatta donnetta anoressica che è Naomi Watts


continui a fare film uno dopo l'altro; essa ci ha dimostrato che una con l'aria della prima che passa per strada può anche essere brava a recitare, ma sono sicuro che ci sono altre bravissime attrici dall'aspetto meno tapino e meno infelice in giro per gli USA... Questa insistenza è dubbia.
Giudizio: desolante.

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