04/02/11

The Booze Man

Nessuno ha mai contato quanti bicchieri si bevono in

The thin man di W.S. Van Dyke (1934)
?
questo film sembra una lunga pubblicità dell'Alcool, che per caso è anche il set di una detective story arruffata e costellata di battutine pungenti, witty, I'd say, parlata in un Americano ancora abbastanza simile all'inglese da rendere superflui i sottotitoli, se non per le parole-omaggio, da blogger*.
Questo è un breve riassunto dell'orgia alcoolica -giustificata dalla ricorrenza festiva- che si consuma nel film:













Il bicchiere è il migliore amico dell'uomo (William Powell)


ma la donna (Myrna Loy) che scopre di essere in arretrato di 5 martini se li fa servire in un colpo solo


Vedete, uno che è arrivato a scrivere un blog, e ha ben poche droghe completamente ignote ancora da sperimentare, è in grado di scrivere che l'alcool è la madre di tutte le droghe a ragion veduta, conoscendo l'uno e le altre; ma vedendo questa antica, garbata -witty, I'd say- brillante commedia del '34, dove tutti assumono fiumi di questa droga madornale e sono sempre sorridenti e allegri e intelligenti, anche perché bevono una droga legale, cosa potrebbe pensare un utente filmico di -che so- 14 anni?
(Coi tempi che corrono, direi 12, visto che quelli di 16 si fanno i cyloom prima di entrare in classe...)
Stranamente, le sigarette qui sono poche.

C'è un innoquo trucchetto ottico, in The thin man, che vale il post: la sequenza animata della notizia che divampa e si propaga attraverso il Network nel Grande Paese è ottenuta montando al contrario questa reticella reale, che rientra in un buco:




Ingegnoso ed efficace. Ed economico.
L'ultima nota riguarda il personaggio del giovane Gilbert



studioso accanito e teorico piuttosto astratto, che potrebbe avere ispirato quello del nipote di Goofy nei fumetti Disney.
                           

Wiki English si limita a riferire che il personaggio non compare in nessun disegno animato, mentre a proposito di Gilberto de Pippis Wiki Italia non affronta questo aspetto contoverso del personaggio; nessuna delle due -ma neanche Google in persona- rendono risultati sulla paternità del personaggio, che sembra (proprio) apparire per la prima volta in questo numero di Four Color Comics, il 562, del 1954.
E l'unico modo per sapere chi ha scritto l'episodio è comprarlo. Fatemi sapere.

*Per adesso, qualche parola gratis:
cinch, che in quanto n. è bazzecola, come verbo è portare a una conclusione certa;
stool pigeon , che sta per informatore, è abbreviato in stoolie;
la breve parola GYP ha una lunga lista di significati:
gyp (plural gyps)
1A cheat or swindle; a rip-off.
Why do we have to buy this new edition of the textbook when there’s almost no difference between it and the previous one? What a gyp! (Cambridge and Durham, England) 2A college servant.
3gypsophila.
4Pain or discomfort. My back's giving me gyp.
ma è anche un verbo:
to gyp (third-person singular simple present gyps, present participle gypping, simple past and past participle gypped) (considered pejorative by many)
1  To cheat or swindle someone of something inappropriately.
The cab driver gypped me out of ten bucks by taking the longer route. (Wichita, Kansas, USA vicinity) 
2 to play hooky, truant or skive He gypped school today.

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