22/02/11

Martyr Express 1929

Boxcar Bertha di M. Scorsese (1972)
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Come capita che un giovane talento come Scorsese, agli inizi di una carriera stratosferica, dirige quello che John Cassavetes -molto obbiettivamente- definì un pezzo di merda?
IMDB rivela l'arcano: la produzione gli diede 600.000 dollari (del 1972, che casualmente era l'anno stesso della produzione) e gli commissionò un exploitation film (V.); la sceneggiatura fu tratta da una presunta biografia di tale "Boxcar" Bertha Thompson, che si rivelò poi essere lavoro di finzione, basato sulla biografia di almeno tre donne (differenti) ma principalmente sul personaggio di una RETTA Toble.
Ecco risolto il mistero; conosciamo la forma maschile del nome della fonte e ne deduciamo che, in ogni caso, non sarebbe potuto venirne fuori niente di meglio.
Con papà John Carradine che fa il riccone e il piccolo David sindacalista dal grilletto facile:


in un romanzo popolare del crimine Americano allo scoppio della grande depressione (nel '76 David torna di nuovo nell'epoca come Woody Guthrie in Bound for Glory) con gli evasi della chain gang in divisa a righe come in Thieves like us


ma con la Pepsi al posto della Coca (V.):


qualche barattolo di vernice (si direbbe smalto) rossa:



e un cameo del regista grassottello (600.000 dollari!)



che fa il cliente della protagonista. Al momento, entrambi nella stessa barca, simboleggiata dal letto.
Il mio giudizio è lapidario: exploitation. E solo per pietà del mio lettore non ho sfiorato l'argomento "protagonista femminile". Sono un blogger gentiluomo.

P.S.: una tantum, il titolo della distr. It. era più adeguato al film: "America 1929: sterminateli senza pietà" è decisamente molto più prossimo allo spirito di questa roba. Ccia. Ccia.

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