Macchine, già. Come questa, scrivente. O quest'altra, leggente.
Leggendo per caso dei Machine elves di McKenna, mi sono di nuovo interessato virtualmente all DMT, e navigando su questa scia sono giunto su eCrater dove vendono la Mimosa Hostilis assieme all'Aloe vera, all'olio di chiodi di garofano e alla Banisteriopsis caapi. Misteri antichissimi conservati nel folto delle foreste più impenetrabili, esperienze psiconautiche impagabili, che un tempo erano appannaggio di pochi ardimentosi esploratori, oggi si possono ottenere con qualche click di mouse. E una carta di credito.
Anche alla domenica mattina, sono convinto che il nostro stato di "coscienza ordinaria", che io definisco di "incoscienza controllata", sia il meno attivo e il più detestabile degli infiniti possibili stati di coscienza che l'essere umano può esperire; creando una qualche forma di "psicosi" nel tempo, o ricorrendo a droghe pericolose e dannose come l'alcool per evitarlo, la gente ce lo dimostra quotidianamente, da sempre. Questo ci riporta ancora all'idea del Paradiso Terrestre, e all'infinità di stati alternativi offerti direttamente da Madre Terra ai suoi piccoli organismi ospiti; in effetti io ho sperimentato soltanto con le droghe comuni, le più diffuse, mentre ci sono decine di vegetali psicoattivi di cui probabilmente non conosco neppure il nome, come non conoscevo la Mimosa Hostilis ieri. Non è soltanto il necessario che viene mantenuto oltre le Mura maiuscole e invalicabili della città: la luce del Sole, l'aria da respirare, in primis, e tutte quelle cose che escono dalla Terra proprio per essere mangiate... C'è una foresta di erbe, fiori, piante, arbusti, liane, radici, che possono servire a curare la tosse, la malaria, e persino l'ignoranza; c'è Tutto quello che può servire a vivere la vita, in fondo ai cieli. Dovremmo soltanto riprendercelo, e avremmo di nuovo la beatitudine infinita dell'armonia cosmica.
Invece mi tocca di pensare al cinema, anche alla domenica..
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