01/11/09

Cosa apparirà?

Cosa unisce


Mister Pepsodent Marocco '72


a Mimì Agiwara


a El As De La Sierra


a Jesse James e Galadriel?

Unendo questi punti che spaziano tra il Marocco e il Messico, passando per Tokyo, può capitare che l'immagine risultante sia simile a questo film: Babel (2006) di Alejandro González Iñárritu.
Film per il quale il titolo "The butterfly effect" sarebbe stato forse + appropriato, ma era già stato preso, come sappiamo. Tutto ha inizio di nuovo, come scopriamo dopo 142' di agonia, dalla sete di sangue dei Giapponesi; perché se questo ricco muso giallo figlio di mignotta


non fosse andato ad ammazzare qualche creatura innocente in Marocco, non sarebbe successo niente di tutto quello che succede in questo film. E' strano, che il messaggio trasmesso con la pompa magna filmica di questa super-produzione sia lo stesso della puntata di South Park dell' altra sera. Ancor più strano, che la crudeltà innata del popolo Nipponico possa alimentare l'industria dell' intrattenimento Americano senza che si prendano provvedimenti abbastanza severi a livello internazionale; tipo una bomba H su Tokyo, o il risveglio di Gojira.

L'autore di Babel aveva già sperimentato con l'Altro qualche tempo fa, in quer pasticciaccio brutto intitolato 21 grams; sicuramente è migliorato, e riesce a dare a questo nuovo mosaico uno spessore multietnico, a partire dalla sua messicanità hollywoodiana, e attraverso un intreccio denso di varia umanità e qualche buona prova d'attore; può bastare, il messaggio anti-Giapponese alla fine esplode come una bomba ad orologeria.
Dobbiamo fermare Charlie ad ogni costo.

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