12/11/09

Da L'Altra Parte

Mi sono svegliato presto, questa mattina, probabilmente perché stavo ridendo; ridevo perché probabilmente non c'è più niente che mi faccia ridere durante la veglia. Protagonista del mio sogno era la gatta Polpetta, che ha vissuto per diversi anni in questa casa. Negli ultimi mesi ho sognate anche le altre due gatte che hanno abitato qui, la Giannina e la indimenticabile Sig.ra Au; con la Polpetta ho completato il quadro anche se, come per le altre, non ho ricordi che vadano oltre la sua presenza. So per certo che nei sogni è tanto possibile parlare con i gatti, quanto che loro rispondano. Assieme alla micia c'era una bambinetta con uno strano completino di maglia e pantaloni e una cuffietta color mattone. Al risveglio l'ho ricordata somigliante alla co-protagonista del serial Pippi Calzelunghe, Annika, ma anche di costei non saprei dire altro oltre al fatto che le due, per qualche motivo, mi hanno fatto ridere abbastanza da svegliarmi.
I sogni sono un punto di incontro fra i "vivi" e i "morti"; sono eventi che si svolgono in una sfera instabile in cui è possibile esperire la nostra realtà metafisica nell'unica maniera possibile, ovvero come eventi incomprensibili, nel singolo caso e nel loro insieme.

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