21/12/10

Fruscio mortale

Questa notte ho visto (finalmente)


Vampyr di C. T. Dreyer (1932)

in una versione pescata dal torrent che probabilmente è la stessa di Youtube qui sopra, messa insieme colle versioni francese e tedesca. Qui si narra dell'incauto Allan Gray


(con questa espressione atterrita nel 90% delle scene) ricercatore del paranormale, che finisce alloggiato proprio nella tana del mostro, un vampiro che ha poco da spartire con le altre sue rappresentazioni cinematografiche:


ma che succhia il sangue come tutti gli altri:


E' il primo film sonoro di Dreyer, dove sopra le musiche e i rarissimi dialoghi è il fruscio giurassico della colonna sonora a dominare, come il crepitare di un fuoco elettronico di sapore lovecraftiano. Le vicende di Allan Gray sono montate in parallelo colla lettura del libro segreto sui vampiri:


lasciato in eredità dall'autore, morto per avvelenamento da piombo... A questo proposito, il film ci offre un intermezzo comico, quando il vecchio viene sparato alle spalle con una doppietta:


e il provvido Gray lo soccorre somministrandogli del té (o brodo?) con un cucchiaino:


Ma troviamo anche le "ombre indipendenti":


che Coppola userà soltanto sessant'anni dopo nel suo Dracula; e la terribile trasformazione della giovane vittima del mostro in vampira, in questo fotogramma all'acme della orrida mutazione:


Infine, il "viaggio astrale" di Gray, che si sdoppia grazie alla magia del cinema


e finisce sepolto non proprio vivo, e nemmeno morto, ma in una famosa ripresa in soggettiva che non mancò di sbalordire il pubblico dell'epoca:


Gotico finanche nei sottotitoli:


Vampyr è un prototipo di "horror" piuttosto patetico in quanto tale, girato dieci anni dopo un capolavoro del cinema muto come il Nosferatu di Murnau, dove il mostro è ancora oggi spaventoso, e immerso in un'atmosfera densamente orrorifica... Come, o perché, non saprei dire, ma c'è anche quello su Youtube:



Al mio lettore non basta che visionarli entrambi, per poterne trarre le proprie conclusioni.
Per quanto riguarda il mio giudizio, è: deludente.

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