03/12/10

Bi-sogni

Davanti alla stazione degli autobus, guardo una strana piccola jeep scoperta, grigia con una scritta bianca sulla portiera, un ragazzo e una ragazza a bordo, che proietta una luce bianca rotante sulla strada sotto di essa; vorrei mostrarla a qualcuno con me (MM2?) ma quando sto per chiamarlo l'auto ha ormai svoltato l'angolo -- qui solitamente "dall'altra parte" ci sono dei giardinetti in luogo della stazione, questa volta sull'altro lato c'è una curva verso una strada che "in realtà" non c'è. Nell'ep. precedente era protagonista la ex-signora Thompson e le sue miserabili storie di droga, quindi non mi dispiace di averlo dimenticato...

Nel frattempo, da "questa parte", mentre cerco di incanalare un flusso filmico vecchio di un quarto di secolo con lo stesso codice alfabetico che uso per il blog, mi trovo ad affrontare la "realtà" mutante dell'Altro, che sia considerato "alieno" o terricolo, ma che nella sua più intima essenza di entità esteriore è per me ugualmente ignoto. Forse è vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, ma il blogger ha sempre avuta la strana sensazione di venire da Saturno...

Quelle strane, minuscole forme chiare che sciamano incessantemente in un moto fluido, frattale, quando si guarda un cielo terso, potrebbero essere una versione "in negativo" delle cosiddette "luci retinali", e potrebbe l'attività di queste forme interessare in qualche grado le forme percepite come "esterne"? O non c'è niente altro, qui attorno?

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