18/12/10

Corpi sospesi

Devo precisare che questo



è il mio attore preferito del cast di




The Cell di T. Singh (2000)
dello stesso autore di The Fall (V.) che superò il traguardo millenario superando anche lo pseudo-genere più   gettonato degli anni '90, il serial-killer-movie, trasportandolo sullo scenario in cui ha origine la follia seriale del maniaco omicida di turno -così come quella ordinaria del pubblico- ovvero all'interno della sua mente, frequentata prima da una specialista della psiche come Jennifer Lopez, e in seguito da un agente dell'FBI sulle tracce dell'ultima vittima, interpretato dall'attore che fu Norman Bates nello Psycho di Van Sant; ma anche il compare di Owen Wilson in Wedding Crashers (V.) Il tema della sospensione è messo in scena nel duplice rapporto psico-fisico del maniaco Vicent D'Onofrio colle sue vittime:


e in quello di J.Lo con i suoi pazienti, avvolti in una tuta neurale che li interfaccia mentalmente:


Al di là dei marchiani errori di casting, non c'è dubbio sul fatto che solo quando si è disintegrato l'ultimo legame colla "realtà filmica ordinaria" del serial-killer-movie e dei soliti sbirri eleganti, il film può decollare verso l'infinito interiore della mente che abbiamo visto dar vita ad una serie di tableaux vivant sorprendenti in The Fall; e anche in questo caso l'operazione di rendering fantastico dà ottimi risultati visivi:




tra cui questo cavallo

ispirato alla vacca-installazione di Damien Hirst a titolo "Some Comfort Gained from the Acceptance of the Inherent Lies in Everything":


e queste urlatrici mute

ispirate al quadro "Dawn" di Odd Nerdrum:


Nell'insieme affascinanti, ma inevitabilmente limitati all'universo macabro e sanguinario dell'utente psichico in questione, mentre come si è visto prima l'interazione di un morfinomane con una bambina va molto oltre, soprattutto nelle  locations. Mi sembra chiaro, infine, perché l'autore abbia poi deciso di firmare il seguente The Fall come "Tarsem", tralasciando il cognome; è ovvio come la sua vera personalità registica si sia pienamente realizzata 6 anni dopo questo, alla larga dagli ultimi brandelli disseminati dagli psycho-killers dell'epoca, e idealmente "sospeso" molto più in alto dei corpi mostrati qui. E' uno di quei casi rarissimi in cui la seconda opera è migliore dell'esordio, pertanto dovremmo avere almeno un titolo decente per l'anno in arrivo, il prossimo Tarsem, che stranamente non è The Call o The Fell, come tutti si aspettavano, ma The immortals.

Spettacolare anche "l'albino":

Giudizio: sospeso

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