14/12/10

Miao

Quello che è successo nel frattempo, è qualcosa di inenarrabile. Qualcosa che sembrava non poter succedere a qualcuno come il blogger; qualcosa che io stesso non mi sarei mai aspettato. Ma è successo.
Un violento strappo, una mutilazione interiore... Una ferita invisibile, più profonda di ogni ferita esterna.
Ho pensato di morire, e di voler morire, da un momento all'altro, per un istante infinito.
Ancora, per lei.



Di nuovo, ho riconosciuta la sua Essenza vivente, nel vuoto mortale della sua Assenza.
Questa volta non me la sono cercata; e questa volta non era una donna; ma non ho dubbi sul fatto che la sua natura dovesse essere muliebre, per rappresentare degnamente Ciò Che E' oltre il velo dell'illusione.

Questa è una tappa lungo il mio percorso, verso una forma di "amore" che travalica l'animalità umana, che trascende il significato della parola stessa, da sempre ridotta ai bisogni dell'umanità. In quelle poche ore trascorse con lei, ho compreso più di quanto avessi sperato di conoscere; qualcosa di sempre troppo grande, anche per il più forte degli uomini. Qualcosa troppo simile ad un sogno, per lasciare altri dubbi sulla realtà della mia illusione.


Fateci caso, amici lettori; sono passati cinque giorni dall'ultimo post; soltanto un'infermità prossima alla morte avrebbe potuto tenermi così a lungo fuori dal mio blog.


La gattina nera senza nome non è morta, ma non è più con me; non fa alcuna differenza, non la vedrò più.
E per un altro eone Lei non sarà accanto a me; ma qualcosa di grande è avvenuto, qualcosa di inatteso...
Conoscere la grandezza dei propri sentimenti, dopo tanta solitudine, è come scoprire un nuovo mondo; che non parla Inglese, perché non ha bisogno di una sola parola.
Miao, mia unica amica; avrai sempre un posticino sigillato nel mio cuore. 

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