Tutta la prima parte del film
A woman under the influence di J. Cassavetes (1974)
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in cui la donna del titolo -impersonata da Gena Rownlands, molto credibile nella parte di donna- viene colta da inspiegabili moti pollicistici e conati di pernacchie, è imbarazzante.
Sono imbarazzanti anche le memorie evocate da questa pièce domestica, a proposito dell' essere donna, e dell'inspiegabile bisogno di nulla che esse evocano nelle loro controparti in fondo al cielo.
Francamente, non so cosa significhi questo film; la ironica macedonia di "bananas" e "nuts" (sinonimi di "picchiatello") in cui sguazza la povera donna non sembra adattarsi alla ironica dieta a base di spaghetti, che ironicamente fa rima con Longhetti, il cognome del marito:
Peter Falk, che qui sembra recitare la parte di John Cassavetes: qualche tempo fa abbiamo letta questa notizia, a proposito del falso Italiano e dei suoi problemi personali, dove si dice che Nick Longhetti è il vero nome dell'attore; ora sappiamo che è il vero nome del suo personaggio in questo film, mentre qui apprendiamo che, a dispetto delle sue famose parti da terrone,"Colombo" è mezzo Polacco e mezzo Russo. Ovviamente, ebreo.
Questo film rappresenta la capacità di Gena Rowlands -moglie del regista- di fare la banana, con risultati perlopiù fastidiosi; riguardo gli spaghetti, dubito fortemente che li abbia cucinati davvero lei sul set, e questo è quanto.
Morale: mai fidarsi delle notizie riportate dai blog.
NOTA: fare una versione di questo film con sonore flatulenze aggiunte -- che è anche l'unico modo per apprezzarlo
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