Matthew Cowanaugh
si presenta una sera dall'agente FBI
Powers Boothe
per raccontargli di quando papà
Bill Paxton
nel 1979 ebbe una visione
dove l'angelo di dio gli diceva di uccidere i demoni con l'arma magica della stampa americana:
l'ascia
e purtroppo, per colmo della volgarità, i demoni avevano l'aspetto di "gente comune":
è una lunga, interessante storia quella narrata in
Frailty di B. Paxton (2001)
☻☻☻
dove una volta tanto non è l'anormalità patente del serial killer il fulcro dell'attenzione, ma nemmeno la sua apparente normalità: è la sua assoluta convinzione -condivisa dai f.lli Blues- di essere in missione per conto di dio, il prescelto che salverà l'umanità dal male, e nel contempo fa il meccanico e accudisce la prole...
Aldilà del caso, e tutto l'interesse filosofico che ne deriva, il film è convincente dall'inizio alla fine, senza un calo ma senza nemmeno un picco, una bella storia ben raccontata, con una serie di conseguenze finali degne di nota
Un cameo d'eccezione, lo sceicco del terrore, ucciso qualche giorno fa in televisione, Osama the Man:
nell'angolo in basso a destra.
Giudizio: ben fatto.
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