27/05/11

A faccia dura

$ 9.99 di T. Rosenthal (2008)
L'estate scorsa l'esportazione di stop-motion dall'Australia ci ha offerto Mary and Max (2009) (in effetti una claymation), un titolo ambiguo che avevo giudicato "davvero brutto, ma davvero bello". Potrei dire lo stesso di quest'altro film Israelo-Aussie visto un anno dopo, ma prodotto l'anno prima; e il perché è patente, per quanto le scenografie non abbiano niente da invidiare ai capolavori della serie Wallace & Gromit per la meticolosa ricostruzione in scala e l'illuminazione degli interni




e degli esterni




ma anche degli oggetti di scena





bisogna ammettere però che i personaggi non sono altrettanto simpatici


con quell'aria "artistica" che per qualche motivo mi ricorda certe statuine del presepe, e con quelle boccucce


da cui sembra poter uscire un uovo da un momento all'altro...


$ 9.99, malgrado le premesse di "merce economica" è un gioiellino con un'ottima trama (composta da varie trame) con prevedibili elementi di satira intellettuale dal retrogusto kosher, una bella colonna sonora, una fotografia efficace che mette in risalto la cura maniacale del dettaglio... Ha persino un bel sito che è ancora online dopo tre anni (un record!=)... Invece gli attori, per quanto perfettamente animati e agghindati nel più piccolo particolare sono tutti, indistintamente, brutti... Una "scelta stilistica"? Difficile da approvare, per il blogger; invece è facile capire il perché di queste cifre risibili al box office. A nessuno possono piacere davvero degli omuncoli simili, malgrado la perfetta confezione della messinscena; e anzi, tanto meno....
Direi che sono stati loro a uccidere il film.

Prima animazione in stop motion che veda "Rated R for language and brief sexuality and nudity":



ed è vero, ci sono nudità e sesso; ma molto brief

Per variare un po', quest'anno il mio giudizio è "davvero bello, ma davvero brutto"; anche questa volta però le faccine sono solo due. Peccato; con dei protagonisti meno "artsy" avrebbe potuto comparire tra i 366 migliori film d'animazione del millennio, invece che tra i soliti 366 weird.

La parola in omaggio col film è:

stubble noun [U]
1. the lower short stiff part of the stems of crops such as wheat, etc. that are left in the ground after the top part has been cut and collected
2. the short stiff hairs that grow on a man’s face when he has not shaved recently
stubbly adjective

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