05/05/11

Il complotto universale

Poniamo un ristretto numero di individui a comando dei governi planetari, a cui si possono attribuire tutte le colpe del mondo: l'inquinamento di aria, acque e terreni, la imposizione di abitudini alimentari perniciose per l'ambiente quanto per il consumatore  che risultano nella prosperità dell'industria della morte (o carne da macello) come in quella farmaceutica, la manipolazione dei media, a partire dai fondamenti dell'istruzione scolastica fino alla cronaca quotidiana, il proibizionismo della canapa e di ogni vegetale criminalizzato e il monopolio dei lavorati "a dipendenza sicura", il ricorso a fonti energetiche non rinnovabili e disastrose per l'ambiente, la propaganda continua di un ideale indefinito e indefinibile nella sua essenza ma la cui realtà è chiara e ben visibile tanto nell'effige del dio dei cristiani quanto sugli schermi delle loro tv dove agiscono i loro idoli moderni: c'è gente morta ammazzata, in ogni caso... 

Dunque tutto questo sarebbe causato da una "élite di potenti" che impongono questa sottospecie di esistenza a miliardi di persone; sono i super-cattivi che in genere vengono sconfitti da James Bond, ma che purtroppo sono al potere -o meglio dietro di esso- da ben prima del successo di Ian Fleming. 
Questi pochi malvagissimi ignoti stringono le redini del sistema bancario e industriale, ai loro ordini oggi si muovono i generali che muoveranno gli eserciti domani; alle loro riunioni si decidono le sorti economiche di paesi o continenti interi; sono loro che hanno stabilito che una più vasta cerchia di plutocrati, i leviatani dell'industria del petrolio, dell'alcool, dei farmaci e delle armi, dirigenti multinazionali, in una rete capillare i cui vasi (monetari) si restringono via via dal berlusconi fino all'operaio, mantengano uno status quo dove le masse produttive siano munte e salassate contemporaneamente e costantemente, dalla loro età adulta fino al ritiro dalle scene, impiegate in qualsiasi tipo di attività che in un modo o nell'altro, financo in apparente opposizione allo stesso, finiscano per lasciare questo stato delle cose inalterato, in secula seculorum.
Certo, questo è possibile, se non probabile: anziché una lunga manica di corrotti arraffoni e spudorati puttanieri e/o puttane cocainomani che rappresentano le varie colonie imperiali con le loro belle facce sorridenti, possiamo immaginare costoro come semplici marionette del teatrino politico, alla mercé di quei pochi detentori di un potere che va oltre la vita pubblica e privata di Palazzo, e facilmente oltre l'immaginazione del(l' e)lettore medio; su questo scenario di probabilità pseudo-complottistiche, tutti noi, qualsiasi cosa ci tocchi di fare per vivere, dobbiamo chiederci almeno una volta nella vita: chi sono questi "cattivi"? Questi illuminati, questi rettiliani, queste entità grigie che dovrebbero imporre un volere odioso, criminale, mortale a tutto il mondo, chi sono, cosa sono? Dove sono?! Al di là di ogni possibile denominazione più o meno romanzesca, e più o meno prossima ad una possibile, relativa, "verità occulta", può davvero una banda di aguzzini straricchi costringere gli abitanti di un mondo intero a lavorare ogni giorno per tutta la vita al solo scopo di sostenere quello stesso fantomatico "sistema" che li tiene al giogo? Ma come si manifesterebbe il loro potere, se nessun automobilista facesse più il pieno di benzina? Se chi ha la tosse cogliesse la farfara dai campi invece di comprare le pasticche alla bottega del farmacista? Se si cogliesse la verza dall'orto anziché dal banco frigorifero del supermercato? Se nessun telespettatore guardasse quelle porcherie insensate che si trasmettono a tutte le ore su tutti i canali, se nessun lettore leggesse più le solite ridicole fandonie stampate su carta non riciclabile ogni notte, per poi essere vendute come "verità" riciclabile ogni mattina? Se nessun carnivoro divorasse più il cadavere di altre creature, allevate al solo scopo di essere ammazzate e fatte a pezzi per lui su scala industriale? Cosa sarebbe l'inquinamento, l'effetto serra, le polveri sottili, se soltanto i "super-cattivi" girassero per le strade con degli orribili catorci a scoppio travestiti da bolidi lussuosi come sono le "automobili"? Cosa sarebbero questi "centri di malessere" che sono le città, se nessun cittadino le abitasse? ... etc. etc. etc.
Questo è il paradosso: quei "cattivi" non esistono in quanto tali, oppure "cattivi" sono tutti quegli individui che permettono loro di dettare leggi infami e reiterare all'infinito menzogne che riguardano ogni aspetto della loro "vita" dalle questioni politiche alle tendenze della "moda", dallo spirituale all'alimentare; così come hanno fatto i loro genitori, i loro nonni e i loro avi; al di là dell'inevitabile calembour etimologico per cui il "cattivo" rimane in qualche modo "prigioniero" della sua situazione esistenziale, io personalmente non conosco nessun illuminato, nessun rettiliano, ma nemmeno un frammassone... di primo grado! 
In compenso conosco decine di persone che guidano regolarmente un'automobile a benzina, che guardano regolarmente la tv, leggono il giornale, fumano sigarette e bevono alcolici del monopolio... questi, lo sappiamo per certo, sono decine di milioni nel nostro paese, centinaia di milioni in questo continente, e sono miliardi di individui su tutto  il pianeta. Possiamo allora credere  che le menti criminali dei super-cattivi-da-film al governo siano tanto superiori da poter mantenere quello che io chiamo "l'impero del falso" tutto da soli, o piuttosto che quelle di tutti i terricoli bipedi, per ignoranza, per paura, per abitudine ereditaria, siano abbastanza inferiori da permettere loro ogni genere di abuso?

Alla fine sembra che -etimologicamente parlando- l'unico cattivo sia il blogger, che resta prigioniero non solo in un mondo verosimilmente governato da ignobili tiranni schiavisti plutocrati oscurantisti guerrafondai figli di troia, ma sicuramente popolato da un gregge di stupidi pecoroni incapaci di un pensiero individuale. Come direbbe il proverbio, dai nemici mi guardi dio... se perlomeno fossi abbastanza idiota da credere in una cosa simile a un dio.

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