The Trollenberg Terror di Q. Lawrence (1958)
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Il titolo che ho scelto per il mio post è uno dei titoli "indefiniti" di questo film nella pagina di IMDB; uno dei tanti esempi di pubblicità ingannevole contenuta nel titolo stesso, dato che gli occhi sono"striscianti" e "rampicanti", come suggerito in altri casi, ma per quanto possiamo vedere non sono in grado di decollare... Se non qualche incauto scalatore che capiti nella loro nuvola radioattiva a bassissima temperatura, il loro habitat portatile. Una volta fuori dalle misteriose nubi che avvolgono Trollenberg in una morsa di terrore, i misteriosi decollatori si rivelano prodotti con derivati del petrolio,
talvolta più simili a cipolle trascinate da fili
e in questa tentata decapitazione vediamo uno dei peggiori lavori di modellismo in scala della storia:
dove la vittima sembra un ciondolo fatto con il das da uno scolaro di terza elementare.
Ma evidentemente, per il blogger c'è di meglio, nel pun che il titolo originale o meglio, i vari titoli, menano seco; e guardacaso -per il terzo titolo da cinque giorni a questa parte- si tratta ancora di eteroforia:
la qualità magica della giovane Janet Munro, attrice Britannica che visse un breve intenso periodo di successo grazie a qualche film della Disney ma presto divenne un'alcolista, e morì a 38 anni.
Vedendo questa scena mi sembra impossibile che fosse alta 1.68
ma la sua breve altezza non è la caratteristica precipua che interessa il blogger, è un dettaglio secondario che l'accomuna a quell'esemplare eteroforico muliebre che lo interessò più di ogni altro nel millennio passato, la ex-signora Thompson... Colei aveva un nome alquanto simile a quello del personaggio della Munro in questo film (mentre il cognome è vieppiù lo stesso della mia prima fiamma, casualmente); nel mio delirio romantico vissuto in sua compagnia scrissi un copione ("Il dente padre") che ovviamente non fu mai trasposto in forma filmica; nella scena d'apertura ella appariva con un impermeabile su uno fondale montuoso in chroma key
...
ovviamente non era mia intenzione "citare" questo capolavoro dello Z movie, ma è possibile che questa scena sia rimasta impressa nella mente del blogger bambino quando vide questo film la prima volta, benchè il film in sé e la sua stessa visione non partecipino delle mie memorie "conscie"...
Così oggi so di avere "immaginata" una scena che di fatto avevo già vista realizzata; protagonista, una ragazza che la prima volta avevo creduta essere Inglese, e fulvocrinita; e che non lo era, ma era senz'altro eteroforica.
Questi "creeping eyes" continueranno a guardarmi da un'altra dimensione, dalla sua dimensione, perseguitandomi con tutto il fascino e l'incanto e la meraviglia che non ritroverò mai più in nessuno sguardo, per il resto dei miei giorni?
Certo, l'idea di uno sguardo "eteroforico" (dal Gr. "heteros ovvero "altro" e phoros "che porta") in questo caso è esponenzialmente ambigua; consoliamoci di essere usciti da quella nuvola di morte sottozero, e del fatto che è iniziato il mese di Maggio; Eyes of Jasper Thompson è tornato online sembra che abbia avuto davvero 2800+ visite in un mese.
C'è qualcosa di confortevole in questa mia "altrezza" oculare personale, che può ancora consolarmi di altre cose, adorabili ma decisamente troppo altre per il blogger.
alla domanda "Questi "creeping eyes" continueranno a guardarmi da un'altra dimensione, dalla sua dimensione, perseguitandomi con tutto il fascino e l'incanto e la meraviglia che non ritroverò mai più in nessuno sguardo, per il resto dei miei giorni?" la risposta è: NO
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