01/05/11

The Flying Eye(s)

The Trollenberg Terror di Q. Lawrence (1958)
Il titolo che ho scelto per il mio post è uno dei titoli "indefiniti" di questo film nella pagina di IMDB; uno dei tanti esempi di  pubblicità ingannevole contenuta nel titolo stesso, dato che gli occhi sono"striscianti" e "rampicanti", come suggerito in altri casi, ma per quanto possiamo vedere non sono in grado di decollare... Se non qualche incauto scalatore che capiti nella loro nuvola radioattiva a bassissima temperatura, il loro habitat portatile. Una volta fuori dalle misteriose nubi che avvolgono Trollenberg in una morsa di terrore, i misteriosi decollatori si rivelano prodotti con derivati del petrolio,



talvolta più simili a cipolle trascinate da fili



e in questa tentata decapitazione vediamo uno dei peggiori lavori di modellismo in scala della storia:


dove la vittima sembra un ciondolo fatto con il das da uno scolaro di terza elementare.
Ma evidentemente, per il blogger c'è di meglio, nel pun che il titolo originale o meglio, i vari titoli, menano seco; e guardacaso -per il terzo titolo da cinque giorni a questa parte- si tratta ancora di eteroforia:


la qualità magica della giovane Janet Munro, attrice Britannica che visse un breve intenso periodo di successo  grazie a qualche film della Disney ma presto divenne un'alcolista, e morì a 38 anni.


Vedendo questa scena mi sembra impossibile che fosse alta 1.68


ma la sua breve altezza non è la caratteristica precipua che interessa il blogger, è un dettaglio secondario che l'accomuna a quell'esemplare eteroforico muliebre che lo interessò più di ogni altro nel millennio passato, la ex-signora Thompson... Colei aveva un nome alquanto simile a quello del personaggio della Munro in questo film (mentre il cognome è vieppiù lo stesso della mia prima fiamma, casualmente); nel mio delirio romantico vissuto in sua compagnia scrissi un copione ("Il dente padre") che ovviamente non fu mai trasposto in forma filmica; nella scena d'apertura ella appariva con un impermeabile su uno fondale montuoso in chroma key

...
ovviamente non era mia intenzione "citare" questo capolavoro dello Z movie, ma è possibile che questa scena sia rimasta impressa nella mente del blogger bambino quando vide questo film la prima volta, benchè il film in sé e la sua stessa visione non partecipino delle mie memorie "conscie"...

Così oggi so di avere "immaginata" una scena che di fatto avevo già vista realizzata; protagonista, una ragazza che la prima volta avevo creduta essere Inglese, e fulvocrinita; e che non lo era, ma era senz'altro eteroforica.
Questi "creeping eyes" continueranno a guardarmi da un'altra dimensione, dalla sua dimensione, perseguitandomi con tutto il fascino e l'incanto e la meraviglia che non ritroverò mai più in nessuno sguardo, per il resto dei miei giorni?


Certo, l'idea di uno sguardo "eteroforico" (dal Gr. "heteros ovvero "altro" e phoros "che porta") in questo caso è esponenzialmente ambigua; consoliamoci di essere usciti da quella nuvola di morte sottozero, e del fatto che è iniziato il mese di Maggio; Eyes of Jasper Thompson è tornato online sembra che abbia avuto davvero 2800+ visite in un mese.

C'è qualcosa di confortevole in questa mia "altrezza" oculare personale, che può ancora consolarmi di altre cose, adorabili ma decisamente troppo altre per il blogger.

1 commento:

  1. alla domanda "Questi "creeping eyes" continueranno a guardarmi da un'altra dimensione, dalla sua dimensione, perseguitandomi con tutto il fascino e l'incanto e la meraviglia che non ritroverò mai più in nessuno sguardo, per il resto dei miei giorni?" la risposta è: NO

    RispondiElimina