05/04/10

Eco di un millennio passato

Dev'essere il 1978; per qualche motivo sono a casa dei nonni. Nella camera degli ospiti c'è anche mio cugino R., che ha un registratore con una cassetta di Neil Young. Ha anche un paio di cuffie.
Non so per quale motivo decidiamo di fare dei turni di guardia di un'ora fino all'alba.

Abbiamo vagato un po' per tutta la sera; lui si è preso uno schiaffone dal nonno perché siamo rientrati troppo tardi. Ovviamente, non abbiamo fatto niente di male. Forse abbiamo fumato qualche sigaretta. Di qualche multinazionale Americana, distribuite dal Monopolio di Stato; di quelle che uccidono la gente. Va bene, qualcosa di male l'abbiamo fatto, ma siamo le uniche vittime, e ci vorrà un bel po' di tempo per capirlo.

E' tardissimo, spegniamo la luce.
Il primo turno da sveglio è mio; sdraiato sul letto, per un'ora ascolto la cassetta con le cuffie.
Dopo un'ora cerco di svegliare mio cugino, ma lui non ne vuole sapere. Ci rinuncio. Ho sonno.
Questo episodio della mia infanzia riaffiora oggi, riascoltando le stesse canzoni pescate dal Torrent. E' strano che ascoltando Sea Change di Beck non abbia notato quanto sia simile, nell'insieme, a questo. E' musica semplice, perlopiù chitarra acustica, basso, batteria; melodie semplici, ritmi lenti, canzoni mogie, ma non tristi. E' strano, dopo (qualcosa come) 32 anni, la mia preferita è ancora questa:




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