16/04/10

Il paradosso umano

Zeitgeist: Addendum (2008) di P. Joseph

Zeitgeist aveva riassunte in sé alcune nozioni fondamentali sulla Falsità Globale, che negli anni avevo già rimediate su internet nella loro forma mediatica più essenziale, la vecchia letteratura, nella sua nuova forma iper-testuale; sembrerebbe un processo miniaturizzato dell'inevitabile trasformazione della rete grazie alla banda larga, che riassume in sé il passaggio dalla parola alla molteplicità delle forme di comunicazione moderne, come dal libro al film, ma in realtà Zeitgeist, come questo Addendum, non è un film; è un documento audiovisivo di sapore (ancora) abbastanza casalingo, e come il primo possiede una qualità pressoché inesistente nella quasi-totalità dei prodotti multimediali mai prodotti: dice la verità. O meglio, dice l'unica verità che sia esprimibile a parole, che non esiste alcuna verità. Che il fantomatico "Sistema" (politico, religioso, industriale e militare) è nato e cresciuto e prospera oggi in virtù della Falsità che viene imposta come oro colato ai cittadini. Ma dal momento che il denaro moderno non è più convertibile in oro, sarebbe più opportuno dire "come carta stampata" ai cittadini.

E come ci insegna Z.:A. questa carta stampata per la quale la gente svende ogni giorno l'unica cosa preziosa che possieda -il "tempo", paradossalmente, l'illusione più grande- e diviene schiava di sé stessa, non è nemmeno carta stampata; le "riserve" monetarie del Grande Paese (e di conseguenza, del mondo Occidentale) sono solo dati computerizzati, che appaiono come cifre sui monitor delle banche. Sono cifre che -scopriamo qui- sono direttamente proporzionali al debito nazionale, senza il quale non esisterebbe alcuna forma di "credito" o, appunto, denaro...

Ancora, Mr. Joseph non mi trova impreparato, a parte tutti quei dettagli che sono indispensabili per tramutare la consapevolezza del Falso in qualcosa di comprensibile all'Utenza massificata, come un prodotto multimediale. Molto più impegnativo di un blog personale. Tutta questa "puntata" di Zeitgeist è dedicata a questo argomento; vediamo allora come tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana sono profondamente influenzati, su uno scenario dove possiamo lavorare per tutta la vita per avere dei soldi, dove la nostra esistenza può essere rivoluzionata per eccesso o per difetto dei soldi, e dove infine il semplice possesso di questi foglietti può risultare pericoloso, perché qualcuno farebbe di tutto pur di averne... Come ad es. le banche. Zeitgeist: Addendum esplora anche i possibili principi di un "sistema sostenibile" (per l'ambiente, si intende, dove l'idea di un organismo planetario è ancora troppo spesso assimilata alla mitologia degli antichi), nelle visioni di Jacque Fresco del Venus Project. Questa utopia tecnocratica è qualcosa di paradossalmente paradossale, e già questa mia impressione, o reazione naturale, la dice lunga sulla lunga strada che è ancora da percorrere verso una visione assolutamente positiva del mondo in fondo ai cieli. Che non sia troppo surrealista, da finire per essere intesa come arte.

Il grande paradosso di Z.:A., infine, è che è ovviamente tutta roba digitale, un montaggio di spezzoni di film (comprese altre scene di Network) animazioni, documentari e interviste assieme a svariati grafici di varia natura, con la stessa voce "off" dell'altra volta: ma per farlo sembrare un film gli è stato aggiunto uno squallido effetto -davvero cheap- digitale del tipo "scratch&dust", con tanto di rigature e buchi nella pellicola virtuale.

Certo, se fosse davvero un film sarebbe davvero rivoluzionario.


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