08/09/10

Film di capre

Di alcuni aggettivi inglesi purtroppo non abbiamo l'eguale, e in questo caso mi pare che quelli usati dall'utente pete wiley su IMDB siano perfetti per descrivere


The man who stare at goats di G. Heslov (2009)

che promette di essere quirky, ma è profondamente clunky.
Dove il giornalista Ewan Mc Gregor incontra il tenente George Clooney


che gli rivela di aver partecipato ad un programma segreto dell'esercito per addestrare dei combattenti jedi dotati di poteri ESP e finisce rapito dagli iraniani, fuggito per miracolo, risvegliato in un centro di addestramento segreto in compagnia degli ex-jedi

Jeff Bridges

e Kevin Spacey, già incontrati nei flash-back del narratore, e infine acidificato

brevemente per un finale frettoloso e inconsistente. Come tutto il resto.

Riguardo la simbologia, non abbiamo bisogno di un complottista per vedere che quello schizzato da McGregor sul suo blocchetto

e che scopre poi tatuato sul petto abbronzato di Clooney

riproposto anche in versione murale per colmo della misura

non è affatto quello che lo stesso Clooney dice di essere, l'Ajina Chackra, o "Terzo Occhio", che vediamo qui esattamente raffigurato su Wikipedia:
ma il solito, vecchio All-Seeing Eye dei Massoni e degli Illuminati, lo stesso riprodotto sul dollaro USA... Di fronte a questo dato di fatto, non appartenendo alla categoria dei complottisti, cosa dovremmo pensare, ad una manifestazione di marchiana ignoranza dell'art director, dell'autore e dell'intero cast, oppure all'ennesima dimostrazione di potere del Nuovo Ordine Mondiale in un ennesimo film paradossalmente debole e malriuscito?

Stranamente, per qualche giorno mi sono interessato (di nuovo) alle faccende di Ingo Swann e dei suoi colleghi, i remote viewers impiegati dall'esercito, vedendo anche un documentario a proposito, quando sono inciampato in questo torrent piuttosto recente sull'argomento, con migliaia di seeders, un cast stellare e una premessa di verosimiglianza data dall'impianto giornalistico del romanzo (di un giornalista=) da cui è stato tratto; il risultato è indecoroso, e non rivela nulla che non si possa leggere in un solo paragrafo di una pagina qualsiasi trovata sul web. Il vero mistero di questo film è la motivazione che ha spinto dei potentissimi ricconi incappucciati, in grado di scatenare una guerra con una telefonata, a spendere dei soldi per produrlo. Ma non è uno di quei misteri che mi interessano.

L'unica cosa che mi interessa -ancora una volta- è il marchio AHA dopo i titoli di coda, il quale se non altro ci assicura che nessun animale è stato maltrattato, e la capra che stramazza

non è morta, malgrado l'occhiata insistente di George Clooney.
Inoltre, visto in versione (ben) doppiata e distribuita da Medusa (Gruppo Mediaset) è un doppio godimento piratesco, solo a cagione della sua gratuitità.
Giudizio: indifferente.

Il regista di questa roba, (ex) attore descritto come "Doomed to play nerdy middle eastern types" era il cameraman imbranato in True Lies:

un indizio rivelatore.
George Clooney è stato candidato all'Oscar per la migliore abbronzatura, ma non ha vinto.

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