28/09/10

Vocali allo sbando

La parola di oggi è una delle mie preferite della lingua inglese, da che l'ho sentita pronunciare in The man from Earth, il 15 maggio dell'anno scorso, riportandola sul mio "blog privato", o diario HTML. Questa è la versione ricevuta oggi da Dictionary.com:

rigmorole \RIG-muh-rohl\, noun:
1. An elaborate or complicated procedure.
2. Confused, incoherent, foolish, or meaningless talk.
"My dear young lady," I groaned, "you don't want to be stripped of every dollar for such a "rigmarole!"-- Henry James, Four Meetings
"It's a rigmarole because the boy is a Rigmarole and we've come to Rigmarole Town."-- Frank Baum, The Emerald City of Oz
Rigmarole is an unusual alteration of the Middle English phrase ragman roll, which refers to a "long list or catalog."

Il fatto è che, come nelle citazioni letterarie riportate qui sopra, anche allora sul mio Oxford Genie avevo trovato il termine rig(a)mArole, mentre sullo stesso non c'è traccia di una versione con la "O"; lo stesso su Wiktionary. E infine, non la troviamo neppure seguendo il link al sito Dictionary.com nello stesso messaggio, che porta a questo.
Insomma, la parola di oggi non esiste, per com'è scritta nel titolo e nell'intestazione del messaggio "Word of the day".

Dell'altra (di ieri) ho letto spesso all'inizio di questo secolo, quando mi interessavo agli antichi anche attraverso la moderna tecnologia del web, alla ricerca della verità perduta:

aeon \EE-uhn\, noun:
1. (in Gnosticism) one of a class of powers or beings conceived as emanating from the Supreme Being and performing various functions in the operations of the universe.
2. eon

"It feels like aeons ago"

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