14/09/10

Good time in movieland

Forse il primo film "non lineare" della storia è

Je t'aime, je t'aime di A. Resnais (1968)

dove il viaggio nel tempo, con una tecnologia tutta teorica che non ha nulla da invidiare a quella di The Prisoner

scaraventa il protagonista, suicida fallito, in un brutto trip che sembra non aver mai fine; ma che, in effetti, non ce l'ha.

JTJT ci rimanda a tutte le sperimentazioni condotte sul medesimo principio da allora, da Solaris a The sea that thinks a The eternal sunshine of the spotless mind, a Memento fino al non-lineare per eccellenza, il maiuscoloINLAND EMPIRE di Lynch... Ma ovviamente il principio è lo stesso che utilizziamo tutti noi, solo per poter comprendere le esperienze oniriche nel mondo delle parole, una volta riaperti gli occhi. Eventualmente, per de-scriverle.

Visto in Francese, con i (laconici) sottotitoli Inglesi in dotazione, per una esperienza filmica ancor più estraniante. La domanda che mi assilla dopo la visione riguarda una frase di Claude che telefona la correzione di una bozza a qualcuno e dice "Niente C in "solipsismo." Che "può sembrare strano ma è così"...
Mi chiedo quale sia il calembour, ma non so rispondere.
Su Youtube ho pubblicato questo breve spezzone:



Giudizio: futuristico.
Malgrado la stringatezza dei sottotitoli, essi mi hanno portato a scoprire il significato di seesaw, o altalena basculante. Altrimenti, avrei continuato a chiamarla watchamacallit.
Le voilà.

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