28/09/10

Sogni scaduti

Questa sequenza in stile Ringu -con tanto di simbolico giapponese protagonista- è l'essenza del fallimento del film di oggi: qui il video-blogger asiatico sul monitor inizia a raccontare dei suoi sogni con "un uomo con un maglione a righe e un guanto di lame" che vuole ucciderlo...
Ovviamente parla di Freddy Krueger, un'icona del cinema horror, un personaggio che vediamo citato su IMDB in 23 titoli, tra cui una serie televisiva. Un "mostro di celluloide" che conoscono più o meno tutti gli utenti multimediali globali. In che modo potrebbe spaventarci -e dunque interessarci- ancora, se non apparendo nei nostri incubi notturni personali è difficile a dirsi, ma sicuramente un "rifacimento" sgangherato e mediocre sotto ogni aspetto non è la risposta.
Tuttavia questo è, a grandi linee

A nightmare on Elm Street di S. Bayer (2010)

e non ci sono linee più piccole da esaminare, quindi è tutto qui.
Inizialmente apprezzabile per aver evitato il plagio diretto e criminoso del remake, si rivela presto una ennesima operazione commerciale che prende in prestito il famoso Freddie per raccontare l'ennesima storia a base di incubi che si avverano e di realtà che diventano incubi, come in ogni altro prodotto precedente di questo franchising, ma usando la sua stessa tragica sorte (rielaborata sulla sceneggiatura di allora) del solito mostro, e senza nemmeno tentare di mettere insieme qualcosa di vagamente onirico, o perlomeno incubico, con la insostenibile pretesa che la tremenda presenza del "vero" protagonista possa sostenere da sola tutto un film che ha lo stesso titolo dell'originale di Craven dell'84, ma che a differenza di quello non ha niente di nuovo, o di buono. O altro.
Men che meno i "finti" protagonisti, che sono davvero finti, inanimati, e patetici:

Per il blogger vedere l'Incubo Invernale realizzarsi qui in due scene come la camera innevata

e l'uscita da una piscina riscaldata su uno scenario dicembrino

sono invero agghiaccianti, ma -come per Låt den rätte komma in (V.)- non è questo il genere di orrore che potrei mai apprezzare.
Giudizio: epic fail.

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