Resident Evil: Afterlife di P. Anderson (2010)
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C'erano tutte le premesse del disastro, a partire da un "n.1" già fallimentare -tratto dal videogame, ma meno avvincente- e del resto nessuno si può aspettare un capolavoro al quarto episodio di un franchising basato su un videogame...
che è in grado di spaventare gli zombies con la sua faccia triste da ex-fotomodella riabilitata ma condannata, con quello sguardo da morte sovietica incombente, e un arsenale che ripesca anche la lupara a monetine di peckinpahniana memoria, pur di sollazzare il pubblico IMAX con qualche ripresa in 3D "di rilievo" (in effetti, l'unica cosa di rilievo dell'operazione, a cui noi utenti illeciti e casalinghi non abbiamo accesso).
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