Planet earth has always been a laboratory for alien life forms which can drop in from space or slowly mutate into bizarre fleshy organisms at our feet [holding a large mushroom]. Understanding the nature of these strange creatures from above, and below, is the greatest challenge of our age. We now know that our future, indeed the future of Earth itself, rests in the balance of the solid and the ethereal, of common sense and the irrational, in our relationship with alien life as grotesque as a fungus, or as glorious as the heavens.
Le parole con cui il popolare attore Robert Urich conclude il documentario della Disney Alien Encounters sono inequivocabili. Non sono una domanda, sono un'affermazione; che è permessa dalla incredibile mutevolezza del significato e del valore delle parole stesse -aliens sono anche i Messicani illegali- ma anche dalla massa di informazioni multimediali trasmesse costantemente che hanno come argomento il "fenomeno ufo"; qualcosa che nemmeno la Disney può ignorare; ma perché abbiano scritto una battuta simile , con quella particolare affermazione, per questo breve doc altrimenti poco interessante, è interessante.
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