24/10/10

Specchio senza ritorno

Questa notte, festeggiamo il raccolto con

Mirrors di A. Aia (2008)

doppiato in italiano, è un horror dell'autore di Haute tension (V.) girato tra Bucarest, L.A. e N.Y., narra dell'ex-sbirro Kiefer Sutherland, sulla via della disintossicazione da alcool

che trova lavoro come guardiano notturno di un edificio evidentemente maledetto

Un impiego da cui il suo predecessore ha preferito licenziarsi in maniera piuttosto brusca:

e una haunted mansion che si rivela essere un ex-ospedale psichiatrico in cui un esperimento di catottroterapia ha dato risultati tutt'altro che positivi, tanto per la giovane paziente

inesorabilmente pazza, che non aveva scelta riguardo la sua futura carriera:

quanto per i frequentatori del luogo in cui la sua follia è rimasta imprigionata, e per i quali gli specchi divengono una finestra sull'inferno che agisce sulla "realtà" dell'osservatore.
A quello della sorella del Ns. spetta un premio per il suicidio più scomodo e repellente della storia del cinema

che ci ricorda le discutibili abitudini dei Maya, e con ciò il fatto che una simile morte potrebbe richiedere dei giorni più che dei minuti... Ma bisogna ammettere che fa ancora un certo effetto, dopo tanto tempo. E in ogni caso anche questa pellicola di Aia riesce a creare una certa -forse non haute- tensione che gli regge il gioco fino alla fine, e superata dignitosamente l'inevitabile catastrofe ci porta ad un finale piacevolmente inatteso

quasi quanto quello di Prince of darkness... (Warning: NO spoiler)
E' un motivo di riflessione che può menare qualche idea interessante sulla soglia della logica, applicata alla dimensione illusoria del mondo atomico nel quale la stessa logica è confinata; forse non era questo l'intento originale dell'autore, ma in ogni caso il film funziona egregiamente, per essere un horror, e per essere un film.
Giudizio: riflessivo.

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