27/10/10

Memories can't wait

Questa sera:



e



che mi ricordano un momento felice, quando ero innamorato di Purdey de Gli infallibili tre e non conoscevo una sola parola della sua lingua; né una sola donna. Joanna Lumley è stata forse la prima donna che abbia cercato di ritrarre in vita mia; ero assolutamente cotto di lei (come non lo ero mai stato ad es. di Mrs. Peel) e poco mi importava che alla nuova serie "di Steed" fosse rimasto ben poco dello humor raffinato e delle trovate surreali dei decenni passati... La massima espressione del mio innamoramento fu di disegnarla ripetutamente, riempiendo un intero quaderno con il suo volto; e, ricordo, con il suo volto soltanto. Ricordo anche che ero in montagna, e non avevo fogli bianchi a disposizione. Quando finalmente, tornato a casa, potei disegnarla su un A4 (cercando di dare all'opera uno stile ovviamente non mio, ma il più simile possibile ad un qualsiasi fumetto Marvel) fu un'estasi creativa, un tripudio grafico, un'emozione inverosimile, quanto effimera.

Non mi sono ricordato della Sig.ra Lumley, né della mia passione infantile per lei, fino a questa sera, quando ho rivisti i suddetti episodi su Youtyube prima e dopo il corso di Inglese per disoccupati; oggi comprendo la sua lingua quasi perfettamente, ma non sarei particolarmente attratto dall'idea di uscire a farmi qualche pinta di stout e una chiacchierata con lei, piuttosto che con un suo compaesano qualunque. Certamente allora non avrei mai nemmeno potuto immaginare cosa significhi amare un linguaggio, così come oggi non riesco a immaginare come un ragazzino possa innamorarsi di una simile triste creatura, tanto più vecchia e tanto poco femminile...

Today I can love the way she speaks; but that is far from being a rare personal quality.

Whilst the English c(o)urse is not helping me at all in my desperate need for speaking the King's language, I still can't figure out what is the purpose of this ultimately un-emotional passion for it, that is growing day after day with my knowledge, hearing unknown people on the screen talking utterly irrelevant things, of which I listen to the mechanical melody, looking more for a sound than for a meaning. This wor(l)d Other is alive, is living in me Here and Now, so as I am living into it. It's a brave new world made of new thoughts working in new ways, in and out my night dreams and my daily dreaming. You have already heard about the logos, so you should know what is the real power of the word; now I'm experiencing this power in quite a peculiar way, through feelings that one couldn't even speak of, but of course, that's the flying part.
So let's wait and see, what will stay.

I telefilm ci offrono qualche espressione degna di nota, come

(do you) fancy a drink? -- da archiviare assieme a (do you) care for a drink? tra le proposte per un beveraggio meno rozze di I'll buy you one.

L'altra è piuttosto ridicola, e ben si presta ad un lavoretto di PS: an ear of wheat infatti è una spiga di grano... "An ear of wheat hears just only the wind blowing through the field".

P.S.:



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